lunedì, ottobre 30, 2006

FINANZIARIA: PRODI, ANDIAMO AVANTI TRANQUILLI E SERENI

Commercialista Olbia BOLOGNA - "Non c'é nessuna novità, adesso andiamo avanti. Oggi è domenica e stiamo tutti tranquilli. Anzi, tranquilli e sereni". Così il presidente del Consiglio Romano Prodi ha risposto ai giornalisti che lo attendevano sotto la sua abitazione bolognese di via Gerusalemme. I cronisti hanno chiesto al premier un commento sulla giornata di ieri e una opinione sulle proteste dei sindaci che lamentano l' assenza di emendamenti alla finanziaria che riducano i tagli alla finanza locale. Ma il Professore si è limitato a questa risposta. In mattinata il premier come al solito ha fatto una corsa a piedi con alcuni amici e poi è uscito per andare a messa.


BERLUSCONI: 2 DICEMBRE IN PIAZZA CONTRO REGIME
''Tutti i nostri elettori chiedono di dare vita a un atto collettivo di opposizione'': Silvio Berlusconi, ad Arconate per una manifestazione contro la Finanziaria, lo ha ribadito con i giornalisti confermando che la Cdl ''con ogni probabilita''' scendera' in piazza per una manifestazione nazionale a Roma il 2 dicembre. Quindi non ci sono solo i gazebo gia' messi in tante citta' e ''manifestazioni in previsione - ha aggiunto - in teatri e luoghi coperti di tutti i capoluoghi nelle prossime settimane''. ''Con ogni probabilita' - ha spiegato l'ex premier - il 2 dicembre abbiamo accettato di partecipare alla manifestazione nazionale di Roma contro il regime e per la liberta'''. Il leader di Forza Italia spera che la Finanziaria su cui e' stata posta la fiducia al Senato non passi anche se ''la voglia di restare al potere - aggiunge - e' forte e quindi puo' darsi prevalga''. Resta il fatto che ''la manovra scontenta un po' tutti - ha aggiunto oggi ad Arconate -. Molti della sinistra non ne condividono i contenuti e non ha messo al centro lo sviluppo e la crescita come e' necessario e non ha tagliato come era doveroso l'inefficienza e gli sprechi''.


SIRCANA: SU TASSE UN ECCESSO DI SINCERITA'
''In assoluta sincerita' credo che sulle tasse abbiamo peccato di un eccesso di sincerita' ''. Lo dice il portavoce di palazzo Chigi Silvio Sircana, intervistato da Lucia Annunziata nella trasmissione di Rai3 ''In mezz'ora''. ''Abbiamo dato un messaggio troppo discontinuo - sottolinea Sircana
- mentre invece avremmo dovuto parlare quando i numeri erano imbullonati e certi. Insomma solo quando si poteva dire con certezze che cosa c'era da pagare e chi avrebbe dovuto farlo. Invece abbiamo dato una serie di messaggi contraddittori''. ''In ogni caso - aggiunge Sircana - starei attento a dare il messaggio 'aumentano le tasse, in modo cosi' tranchant. Le tasse sono state riequilibrate da altre leve; e non e' detto che il cittadino medio, che viene indicato dall'opposizione come una vittima, lo sia veramente''.


Per il governo c'e' un problema di comunicazione o un problema legato alla politica? ''Mescolerei tutti e due, e' un cocktail'', dice Sircana. ''La politica - dice Sircana - e' piena di tensioni, di sirene, di proposte... E anche la comunicazione ha le sue carenze''. Ma Sircana, durante l'intervista, difende le scelte fatte. ''La comunicazione, non solo nella politica, e' il settore che si vorrebbe lasciare con il cerino acceso. Anche quando un'azienda ha un buco di bilancio, si dice: c'e un problema di comunicazione...''.


Sircana sottolinea che , sulla Finanziaria, la continua fuga di notizie e' dipesa dal metodo scelto dal governo: ''Abbiamo deciso di preparare la Finanziaria, subito dopo l'approvazione del Dpef, aprendo una grande quantita' di tavoli, sia all'interno della coalizione, con le forze politiche che sostengono il governo, sia all'esterno, con la Confindustria, i sindacati, le forze sociali ma in questo modo si sono create una grande quantita' di fonti, le quali hanno cominciato a comportarsi come i sindacati durante le trattative degli anni '70, che raccontavano alla stampa le proposte della controparte per bruciarle. Un metodo cosi' aperto - sottolinea Sircana - ha creato una quantita' tale di fonti che per un poveretto a palazzo Chigi e' difficile controllarle. In altri tempi, invece, la Finanziaria arrivava in Parlamento che era un oggetto noto solo a pochi''.

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