mercoledì, settembre 13, 2006

Commercialista Olbia


Commercialista Olbia
Le aliquote attuali
Nel nostro paese, i redditi delle attività finanziarie (interessi, dividendi e plusvalenze),
quando sono percepiti da persone fisiche al di fuori di ogni attività di impresa, non sono tassati
come gli altri redditi attraverso l’imposta progressiva (Irpef), ma subiscono un prelievo
proporzionale, generalmente a opera degli intermediari, articolato su due aliquote:
· il 12,5 per cento sugli interessi delle obbligazioni pubbliche e delle più rilevanti tipologie
di obbligazioni private
· 12,5 per cento sulle plusvalenze e sui dividendi, derivanti da partecipazioni non
qualificate, ossia quelle che riguardano il pubblico dei risparmiatori che detengono
porzioni molto piccole del capitale delle società. (1)
· 12,5 per cento sul risultato di gestione dei fondi comuni
· il 27 per cento sui depositi e conti correnti bancari e postali.
Elevare l’aliquota del 12,5 per cento vorrebbe dunque dire aumentare la tassazione degli
interessi, dei dividendi e delle plusvalenze realizzate da persone fisiche su partecipazioni non
qualificate e dei fondi comuni.
Nel caso in cui il percettore di dividendi e plusvalenze sia un socio qualificato o un
soggetto-Irpef che esercita attività di impresa, questi redditi di capitale, invece di essere
tassati al 12,5 per cento, sono inclusi per il 40 per cento nell’imponibile Irpef, con aliquote che
vanno attualmente da un minimo del 23 per cento ad un massimo del 43 per cento. In queste
ipotesi, l’aliquota effettiva (tenendo conto della parziale inclusione in Irpef) va pertanto da un
minimo del 9,20 per cento (0,40*0,23) a un massimo del 17,20 per cento (=0,40*0,43).
Questi soggetti non sarebbero interessati dall’aumento dell’imposta sostituiva del 12,5 per
cento.
Dividendi e plusvalenze percepiti da altre società di capitali, di cui qui non ci occupiamo,
godono invece di un regime di sostanziale esenzione .
Effetti sul gettito dell’adozione di un’aliquota unica
La tabella 1 illustra il gettito delle imposte sostitutive sui redditi di capitale, per il 2004,
disaggregato per tipologia di prelievo (dati Istat). Solo il primo aggregato comprende imposte
prelevate ad aliquote diverse: 12,5 per cento e 27 per cento, quest’ultima riservata agli
impieghi a breve temine come i depositi bancari. Per tutti gli altri prelievi indicati, l’aliquota,
nel 2004, è il 12,5 per cento. Ipotizzando che nel primo aggregato i redditi tassati al 27 per
cento pesino per il 30 per cento del totale, e inoltre che la composizione della ricchezza e la
sua redditività restino quelle osservate nel 2004, le successive colonne illustrano le variazioni
di gettito che si avrebbero imponendo un’aliquota unificata su tutte le tipologie di reddito, pari
al 12,5 per cento, al 15,15 per cento, al 20 per cento o al 23 per cento.
Tabella 1. Gettito delle imposte sostitutive sui redditi di capitale, 2004 (milioni di euro) e
variazioni del gettito in presenza di un’aliquota unica a diversi livelli
Se le aliquote venissero uniformate al livello più basso (12,5 per cento) si avrebbe sicuramente
una perdita di gettito, pari, nelle nostre ipotesi, a più di 2 miliardi di euro.
Con un’aliquota del 15 per cento circa, si avrebbe sostanziale parità di gettito. Per ogni punto
in più al di sopra di questa aliquota il gettito aggiuntivo sarebbe pari a poco più di 800 euro a
punto, sempre nelle ipotesi fatte di parità di volume, redditività e composizione della ricchezza
e prendendo a riferimento la base imponibile da cui è derivato il gettito 2004 (attorno a 13
miliardi di euro).
Passare a un’aliquota uniforme del 23 per cento potrebbe quindi comportare un maggiore
introito di 6,7 miliardi di euro, ma il maggior gettito sarebbe di rilievo anche con un’aliquota
del 20 per cento (superiore a 4 miliardi).
Alcune importanti cautele
Queste stime vanno però prese con molte cautele.
In primo luogo, il gettito delle imposte sui redditi finanziari, come si nota dalla figura 1 è molto
variabile di anno in anno, in relazione all’andamento dei mercati.
Figura 1 Gettito delle imposte sostitutive sulle attività finanziarie 1998-2004 (milioni di euro)
In secondo luogo, un aumento indifferenziato dell’imposta sostitutiva, ad esempio, al 20 per
cento o al 23 per cento, su tutti i redditi di capitale, non tiene conto dell’esigenza di adeguare il
prelievo per tenere conto della tassazione già subita in capo alla società dai dividendi e dalle
plusvalenze azionarie (nella misura in cui queste riflettano l’esistenza di utili non distribuiti).
(1) Vengono definite qualificate le partecipazioni che, nel caso dei titoli quotati, rappresentino
almeno il 2 per cento dei diritti di voto esercitabili nell’assemblea ordinaria o il 5 per cento del
capitale della società partecipata. Nel caso dei titoli non quotati le due percentuali salgono,
rispettivamente, al 20 e al 25 per cento.

Bot e azioni, aumentano le tasse Commercialista Olbia


Commercialista Olbia
MILANO. Il premier Romano Prodi era tornato sull’argomento dal palco di Caorle lunedì scorso, due giorni fa il ministro dell’Economia Padoa-Schioppa aveva dato nuova conferma, ieri è toccato al viceministro dello stesso dicastero, Vincenzo Visco, puntualizzare definitivamente le intenzioni del governo in materia di rendite finanziarie: «L’aliquota sarà unificata al 20%. Adesso ce ne sono due, una al 27 e l’altra al 12,5%, e andranno tutte e due al 20, come era scritto nel programma». Dice così appena arriva alla Festa dell’Unità di Milano e specifica subito che non si tratterà di un aggravio per i risparmiatori tout court, piuttosto, tale armonizzazione «è un fatto di razionalizzazione tributaria per evitare trattamenti differenziati che portano ad arbitraggi fiscali. È una riforma all’insegna della neutralità della tassazione». Se ora è chiaro quale sarà l’aliquota unica applicata alle rendite, sono ancora allo studio del ministero le modalità con cui sarà introdotta. In campagna elettorale Prodi aveva escluso che il riordino della tassazione avrebbe interessato i Bot già in circolazione (anche se un intervento complessivo risulterebbe più incisivo da subito per le casse dello Stato) e aveva pure ventilato una franchigia per i piccoli risparmiatori. Di fatto, però, finisce uno dei pochi primati favorevoli agli investitori, in vigore dal lontano 1986 e ritoccato nel ‘98. È quello che tassa le rendite finanziarie - vale a dire gli interessi dei titoli obbligazionari (come i classici Bot), i dividendi e le plusvalenze dei titoli azionari quotati in Borsa, oltre ai rendimenti di gestioni patrimoniali e dei fondi comuni - al 12,5%. Per i fondi comuni le quote pubblicate giornalmente sono già al netto dell’imposizione fiscale, al contrario di quelli esteri armonizzati Ue che prevedono il calcolo delle tasse al momento del disinvestimento, fatto che permette loro di mostrare quotidianamente perfomance migliori.

Chi invece, almeno sulla carta, trae giovamento dall’iniziativa del governo sono i titolari di conti corrente, bancari e postali, e dei conti di deposito. L’aliquota fino a oggi è stata del 27%, ma la progressiva trasformazione del conto corrente da forma d’investimento a puro strumento di gestione del denaro, ha compresso i rendimenti allo zerovirgola, abbattendo quindi anche il gettito per il Tesoro.

Con la manovra annunciata dal governo, l’imposizione fiscale si allinea con quella già praticata in Europa, dove l’aliquota media non è lontana dal 20%: è così in Gran Bretagna; in Francia è tra il 16 e il 26% a seconda della natura del titolo, in Germania si posizione tra il 26 e il 31%. Teoricamente, non sarebbe altro che un allineamento all’Europa. Eppure in molti si chiedono quali saranno gli impatti sullo strumento finanziario più sensibile a ogni intervento fiscale: i titoli di Stato. Fosse stata fatta negli anni Ottanta, quando gli italiani andavano avanti a pane e Bot, si sarebbe risolta in una partita di giro: i tassi si sarebbero alzati per compensare l’aggravio del Fisco, quindi lo Stato avrebbe incassato di più, pagando però più interessi. Oggi, probabilmente, l’effetto sarà più contenuto perché la quantità di titoli di Stato in mano alle famiglie negli anni si è assottigliata fino ad attestarsi tra il 15 e il 20% del totale in circolazione.

Il mercato, dunque, è dominato dagli investitori istituzionali, per lo più i grandi fondi internazionali, chiamati «lordisti». Ragionano sul rendimento lordo in quanto le rendite rientrano nella tassazione ordinaria che, nel caso delle società estere, va a rimpinguare le casse del Paese di appartenenza. Per loro cambierà poco, difficile, dunque, un contraccolpo sui mercati. Possibile invece un’ulteriore disaffezione delle famiglie per uno strumento, come il Bot, che negli ultimi anni di tassi bassi, non ha saputo difendere il capitale dall’erosione dell’inflazione.

Commercialista Olbia Tasse, il governo arma i Comuni «Liberi di aumentare Ici e Irpef»


Commercialista Olbia
Tommaso Padoa-Schioppa e Vincenzo Visco concedono ai Comuni «licenza di tassare», aumentando l'addizionale comunale Irpef che il governo Berlusconi aveva bloccato negli ultimi due anni allo 0,5 per mille. Il via libera è giunto a Palazzo Chigi, nel corso dell'incontro fra il ministro dell'Economia, il viceministro delle Finanze, la titolare degli Affari regionali Linda Lanzillotta e i rappresentanti degli enti locali. Si conferma così che il «grosso» della manovra 2007 passerà per un aumento della pressione fiscale, a livello nazionale e locale.
Da parte del governo non c'è stata soltanto la proposta di sbloccare l'addizionale Irpef. Intanto, c'è stato un «sì» di massima alla proposta dei Comuni di poter introdurre il «tributo di scopo», ovvero una tassa legata a un obiettivo: ad esempio l'imposta di soggiorno, oppure il ticket di ingresso nei centri delle città. Ma soprattutto è emersa - come ha confermato l'assessore al Bilancio del Comune di Roma, Marco Causi - la disponibilità a concedere il passaggio del catasto ai Comuni. Un provvedimento che ha un solo e semplice significato: i Comuni, alla ricerca di entrate che sostituiscano i tagli dei trasferimenti dal centro, aumentaranno gli estimi catastali per incassare più Ici. Si profila dunque una vera e propria stangata di imposte locali - fra Ici e addizionale Irpef - per i contribuenti.
Dal 2000 fino al 2004, quando sono state congelate, le addizionali sono cresciute in maniera esponenziale. Secondo un recente calcolo dell'associazione artigiani di Mestre, l'addizionale comunale è aumentata del 166%,

FISCO: VDA; PROTOCCOLO AGENZIA ENTRATE-COMMERCIALISTI


12 SET - "Una visione più dettagliata delle normative fiscali e la possibilità di avere un dialogo diretto con l'Amministrazione". Sono questi, secondo il presidente dell'Ordine dei Commercialisti della Valle d'Aosta, Piero Marchiando, gli obiettivi più importanti raggiunti dal protocollo di intesa sottoscritto tra la direzione regionale della Valle d'Aosta dell'Agenzia delle Entrate, l'Ordine dei Commercialisti e il Collegio dei ragionieri e dei periti commerciali.

Tra gli adempimenti principali disposti dal protocollo, vi sono: l'attivazione di uno sportello dedicato virtuale, con il quale, tramite e-mail ci si potrà collegare con le strutture dell'Agenzia, la maggior diffusione del servizio di prenotazione degli appuntamenti per chiarimenti in materia tributaria, l'organizzazione di incontri di aggiornamento professionale su novità fiscali e l'istituzione di un calendario di incontri semestrale.

"Si tratta di un documento davvero importante - ha sottolineato il direttore dell'Agenzia delle entrate, Domenico Molé - perché si viene a creare un canale privilegiato finalizzato ad assistere nella maniera migliore il contribuente con l'ausilio sia dell'Amministrazione sia di coloro che li rappresentano negli adempimenti di natura tributaria

Commercialista Olbia Entratel guida all'uso

Commercialista Olbia Entratel guida all'uso
7 settembre 2006
Entratel - Guida all’utilizzo del servizio
Versione del 07/09/06
Pag. 2 di 20
INDICE
1 Scopo del documento .......................................................................................................... 3
2 Passi da seguire.................................................................................................................... 3
3 Materiale consegnato al momento dell’abilitazione.......................................................... 7
4 Caratteristiche minime della postazione............................................................................ 7
5 Configurazione del browser ................................................................................................ 8
5.1 Internet Explorer........................................................................................................... 8
5.2 Netscape Navigator...................................................................................................... 9
6 Virtual Machine Java .......................................................................................................... 10
7 Configurazione della connessione ................................................................................... 10
8 Download dei prodotti software ........................................................................................ 10
9 Installazione delle applicazioni ......................................................................................... 11
10 Avvio di Entratel.................................................................................................................. 12
11 Ambiente di sicurezza ........................................................................................................ 13
11.1 Generazione del nuovo ambiente di sicurezza ....................................................... 13
11.2 Utilizzo di chiavi distribuite da certificatori esterni................................................ 15
12 Predisposizione del documento e creazione del file telematico ................................... 15
13 Autentica del file telematico .............................................................................................. 16
14 Invio..................................................................................................................................... 17
15 Elaborazione dei file telematici trasmessi........................................................................ 17
16 Ricevute ............................................................................................................................... 18
Entratel - Guida all’utilizzo del servizio
Versione del 07/09/06
Pag. 3 di 20
1 Scopo del documento
Il documento contiene una guida all’utilizzo del servizio telematico Entratel.
Le componenti principali del servizio sono costituite da :
− sito Web del servizio www.telematico.entrate.finanze.it raggiungibile sia mediante
connessione diretta via numero verde, sia via Internet referenziando l’URL
https://entratel.agenziaentrate.it;
− applicazione di sistema (Java Virtual Machine) ed applicazione Entratel da installare sulla
postazione di lavoro che si utilizza;
− programmi di utilità (programmi di controllo e di compilazione per alcune tipologie di
documenti), distribuiti gratuitamente dall’Agenzia;
− servizio di assistenza telefonica;
− banca dati delle soluzioni ai problemi più frequenti, consultabile via Internet all’indirizzo
http://assistenza.finanze.it
Per informazioni di maggior dettaglio, si consiglia di consultare le guide interne alle applicazioni e
le pagine informative del sito Web.
Prima di accedere via Internet, si raccomanda di consultare le istruzione disponibili nel sito
dell’Agenzia delle Entrate (www.agenziaentrate.it Home>Servizi>Servizi on line>Entratel>Per
accedere al servizio).
2 Passi da seguire
Lo schema che segue riepiloga le attività principali da svolgere, evidenziando chi è obbligato e le
novità per coloro che già conoscono il servizio (in grassetto).
Fase Descrizione Autore Note
Passo 1 Verifica del materiale
consegnato a ciascun
utente
Nuovi utenti
Passo 2 Scelta della postazione Nuovi utenti
da utilizzare e verifica
delle caratteristiche Chi ha cambiato di
recente il PC
Passo 3 Configurazione del Nuovi utenti
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Pag. 4 di 20
Fase Descrizione Autore Note
Chi ha installato
una nuova
versione del
browser
browser
Coloro che
accedono tramite
Internet
Passo 4 Verifica della Java
Virtual Machine
installata sulla propria
postazione (1.3.1_13)
Tutti gli utenti E’ necessaria la versione 1.3.1_13 (versione
internazionale) disponibile sul sito del
servizio telematico.
Passo 5 Configurazione della
connessione
Nuovi utenti
Passo 6 Download del software
di sistema
Tutti coloro che
hanno installato
versioni diverse
dalla 1.3.1_13
(versione
internazionale)
Sezione software di
www.telematico.entrate.finanze.it
(oppure di https://entratel.agenziaentrate.it per
chi accede da Internet).
Solo se sulla postazione da utilizzare non risulta
installata la Java Virtual Machine 1.3.1_13
(versione internazionale).
Passo 7 Download
dell’applicazione
Entratel
Tutti gli utenti Sezione software di
www.telematico.entrate.finanze.it
(oppure di https://entratel.agenziaentrate.it per
chi accede da Internet).
Se si tratta della prima installazione, occorre
scaricare la versione completa; altrimenti è
possibile scaricare il pacchetto di aggiornamento
Passo 8 Installazione del
software di sistema
Tutti coloro che
hanno installato
versioni diverse
dalla 1.3.1_13
(versione
internazionale)
Solo se sulla postazione da utilizzare non risulta
installata la Java Virtual Machine 1.3.1_13
(versione internazionale).
Passo 9 Installazione
dell’applicazione
Entratel
Tutti gli utenti
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Fase Descrizione Autore Note
Passo
10
Generazione
dell’ambiente di
sicurezza
Nuovi utenti o
vecchi utenti il cui
ambiente di
sicurezza non
risulta più integro
oppure è scaduto
In questa fase occorre utilizzare la busta
consegnata dall’ufficio che contiene nella
sezione 3 il Pincode assegnato a ciascun utente.
Passo
11
Archiviazione della
documentazione
Tutti coloro che
hanno eseguito il
passo 10
Archiviare in un luogo non accessibile da altre
persone l’attestazione, la busta sigillata ed il
supporto su cui è stato generato l’ambiente di
sicurezza con le eventuali copie
Passo
12
Configurazione di
Entratel per l’utilizzo di
smart card
Coloro che
intendono
utilizzare la smart
card distribuita da
certificatori
accreditati
La configurazione avviene mediante l’utilizzo
della funzione di Entratel: Operazioni > Opzioni >
Autentica.
Passo
13
Compilazione del
documento da
trasmettere
Tutti gli utenti La compilazione dei documenti può avvenire
utilizzando prodotti di mercato o il software reso
disponibile dall’Agenzia delle Entrate. Si
consiglia di ripetere il passo 13 per tutti i
documenti della stessa tipologia comprendendoli
in un unico file.
Passo
14
Creazione del file in
formato telematico
Tutti gli utenti E’ una funzione interna del software di
compilazione utilizzato al passo 13
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Fase Descrizione Autore Note
Passo
15
Controllo del file
telematico
E’ obbligatorio per
alcune tipologie di
documenti
L’Agenzia delle Entrate distribuisce il software di
controllo per tutte le tipologie di documenti. Il
controllo generalmente NON è obbligatorio e
NON deve essere eseguito se il passo 12 è stato
completato utilizzando i prodotti software
distribuiti dall’Agenzia delle Entrate.
Deve essere sempre eseguito per alcuni
documenti, come ad esempio i contratti di
locazione.
I prodotti software possono essere reperiti ai
seguenti indirizzi:
Sezione software di
www.telematico.entrate.finanze.it
Sezione software di
https://entratel.agenziaentrate.it/
Sezione software di
www.agenziaentrate.it
Si consiglia di ripetere il passo 15 per tutti i file
telematici predisposti, evitando di “lavorare” un
file o un documento alla volta.
Nel caso in cui i programmi di controllo segnalino
errori di tipo bloccante, rimuovere l’errore
utilizzando lo stesso software di cui al passo 12
e ripetere quindi il passo 13 e 14 per i soli
documenti interessati
Passo
16
Calcolo del codice di
autenticazione del file
mediante l’applicazione
esterna distribuita dal
certificatore
Coloro che
possiedono una
smart card
E’ necessario calcolare il codice di
autenticazione con l’applicazione distribuita dal
certificatore, prima di procedere all’autentica
Passo
17
Autentica del file
telematico
Tutti gli utenti E’ necessario in questa fase inserire il supporto
che contiene le chiavi dell’utente, per calcolare il
codice di autenticazione del file da inviare. Se il
file risulta già firmato mediante smart card con
applicazioni diverse da Entratel non viene
richiesto l’inserimento del supporto contenente le
chiavi dell’utente.
Passo
18
Presentazione dei file
autenticati
Tutti gli utenti Nel corso della stessa connessione, possono
essere inviati più file autenticati
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Pag. 7 di 20
Fase Descrizione Autore Note
Passo
19
Controllo sullo stato
dell’elaborazione dei file
inviati e download delle
ricevute
Tutti gli utenti E’ necessaria la connessione al servizio.
Il tempo di elaborazione del file dipende dal
numero di file inviati da tutti gli utenti. Cresce in
corrispondenza delle principali scadenze fiscali
Passo
20
Controllo delle ricevute Tutti gli utenti E’ necessario in questa fase inserire il supporto
che contiene le chiavi dell’utente, per decifrare il
file che contiene le ricevute.
3 Materiale consegnato al momento dell’abilitazione
1. Autorizzazione rilasciata dall’ufficio locale
2. Avvertenze sull’utilizzo del servizio, che contengono, tra l’altro, il NUMERO VERDE da
utilizzare per configurare la connessione diretta e il NUMERO DEL SERVIZIO DI
ASSISTENZA TELEFONICA
3. Busta in carta chimica che contiene :
− nella sezione 1, nome utente e password per la configurazione della connessione;
− nella sezione 2, nome utente e password per l’accesso alle sezione protette di
www.telematico.entrate.finanze.it (o https://entratel.agenziaentrate.it per chi accede
via Internet);
− nella sezione 3, il Pincode da utilizzare per la generazione dell’ambiente di sicurezza.
4 Caratteristiche minime della postazione
Ambiente WIN:
− Sistema operativo Windows 95, Windows 98, Windows NT , Windows 2000
− Processore Pentium 100 MHz
− 32 Mbyte di RAM
− Scheda grafica compatibile SVGA
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− Monitor 14" a colori;
− Risoluzione dello schermo consigliata 800×600 a 65.536 colori.
Ambiente MAC/OS:
− Sistema operativo MAC OS X
− Processore Power PC
− 32 Mbyte di RAM e memoria virtuale abilitata ad almeno 33 Mbyte
− Scheda grafica
− Monitor 14" a colori
− Risoluzione dello schermo consigliata 832×624.
5 Configurazione del browser
Non sono necessarie specifiche configurazioni del browser; tuttavia, l'utilizzo di alcune
impostazioni può causare l'impossibilità di caricare correttamente le pagine.
Occorre verificare in particolare:
− il livello di protezione (solo se si utilizza Internet Explorer);
− i parametri che permettono di caricare l'ultima versione delle pagine Web;
− l'abilitazione dei JavaScript;
− per coloro che accedono via Internet, l’abilitazione del protocollo SSL e l’installazione del
certificato di protezione.
5.1 Internet Explorer
Il livello di protezione deve essere impostato a "medio". Per verificare e/o modificare questo
parametro:
− IE 4.0 il percorso è "Visualizza -> Opzioni Internet -> Protezione --> Personalizza il
livello";
− Explorer 5.0 e versioni successive, il percorso è "Strumenti -> Opzioni Internet ->
Protezione --> Personalizza il livello".
Per aggiornare il contenuto delle pagine:
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Pag. 9 di 20
− IE 4.0 il percorso è "Visualizza -> Opzioni Internet -> Generale --> Elimina file",
selezionando l'opzione "Elimina tutto il contenuto non in linea"; completata l'operazione
descritta, selezionare l'opzione "Impostazioni" e nella finestra di dialogo successiva,
l’opzione "All'apertura della pagina";
− Explorer 5.0 e versioni successive, il percorso è "Strumenti -> Opzioni Internet ->
Generale --> Elimina file", selezionando l'opzione "Elimina tutto il contenuto non in linea";
completata l'operazione descritta, selezionare l'opzione "Impostazioni" e nella finestra di
dialogo successiva, l’opzione "All'apertura della pagina";
Per abilitare i Javascript:
− IE 4.0 il percorso è "Visualizza -> Opzioni Internet -> Protezione --> Personalizza livello",
selezionando le opzioni "Attiva" della sezione "Esecuzione script";
− Explorer 5.0 e versioni successive, il percorso è è "Strumenti -> Opzioni Internet ->
Protezione --> Personalizza livello", selezionando le opzioni "Attiva" della sezione
"Esecuzione script".
Per il protocollo SSL (solo per chi accede da Internet):
− seguire le istruzioni riportate all’indirizzo Internet www.agenziaentrate.it
Home>Servizi>Servizi on line>Entratel>Per accedere al servizio).
5.2 Netscape Navigator
Per verificare le impostazioni del browser , accedere alla finestra Preferenze nel seguente modo:
dalla barra di menu, selezionare "Edit (Modifica)" e scorrere su "Preferences (Preferenze)"
A questo punto verificare che il browser sia abilitato all'utilizzo di javascript: cliccare su "Avanzate
(Advanced)", selezionando l'opzione corrispondente.
Per aggiornare il contenuto delle pagine:
− espandere il menu "Avanzate (Advanced) " e selezionare "Cache";
− eliminare le pagine memorizzate, cliccando prima sul bottone "Clear Memory Cache" e
successivamente sul bottone "Clear disk cache";
− selezionare l'opzione "Every time".
Per il protocollo SSL (solo per chi accede da Internet):
− seguire le istruzioni riportate all’indirizzo Internet www.agenziaentrate.it
Home>Servizi>Servizi on line>Entratel>Per accedere al servizio).
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6 Virtual Machine Java
E’ il software di sistema che consente di eseguire i prodotti distribuiti dall’Agenzia delle Entrate.
E’ necessario che sulla postazione di lavoro che si utilizza sia installata la versione 1.3.1_13
(versione integrale) per l’ambiente Windows o la versione Java 1.3.1 Update 1 per l'ambiente
MacOS X.
Per verificare la versione installata:
− Ambiente Win
Aprire Gestione Risorse (o Esplora Risorse o Risorse del computer), selezionare la
cartella Programmi 􀃎JavaSoft 􀃎 JRE e verificare che sia presente la cartella “1.3.1_13”
− Ambiente MacOS X
Selezionare la cartella Sistema 􀃎 Libreria 􀃎 Frameworks 􀃎 JavaVM.framework 􀃎
versions e verificare che sia presente la cartella “1.3.1”.
7 Configurazione della connessione
La connessione al servizio avviene via modem o terminal adpter ISDN.
E’ possibile raggiungere il servizio anche via Internet, dal sito referenziando l’URL:
https://entratel.agenziaentrate.it
Coloro quindi che dispongono di collegamenti ADSL o raggiungono Internet tramite la propria rete
locale, possono utilizzare tale modalità.
8 Download dei prodotti software
I prodotti software da utilizzare vengono scaricati via browser, connettendosi al servizio
attraverso il quale vengono distribuiti.
Sono previsti tre canali di distribuzione del software;
− www.telematico.entrate.finanze.it nella sezione Software contiene la Virtual Machine
Java, la versione completa e gli aggiornamenti di Entratel, la versione completa e gli
aggiornamenti dei programmi di controllo;
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− www.agenziaentrate.it nella sezione Software contiene anche altri prodotti che l’Agenzia
delle Entrate distribuisce gratuitamente a tutti gli utenti abilitati, come ad esempio il
software per compilare il versamento o la propria dichiarazione.
9 Installazione delle applicazioni
Tutti i componenti software del servizio (componenti di sistema ed applicazioni) vanno:
- copiati sul disco fisso della propria postazione di lavoro;
- installati;
- se necessario, disinstallati prima di procedere ad una nuova installazione, seguendo
le istruzioni disponibili nel paragrafo Disinstallazione di questa guida, evitando di
cancellare le applicazioni non più necessarie, per evitare malfunzionamenti al
momento di una nuova installazione.
Ambiente Windows
Per copiare sulla propria postazione il software di cui si compone l’applicazione, fare "click" sul
bottone corrispondente all’applicazione di cui si vuole effettuare la copia, che sarà eseguita
mediante la funzione di download del browser.
Per installarle, è sufficiente posizionarsi sulla cartella che è stata indicata come “destinazione”
durante la fase di download ed avviare l’installazione con un doppio click sul nome del file,
confermando le operazioni sulle varie schermate che vengono proposte.
Qualora il prodotto da installare sia suddiviso in più parti (come ad esempio la versione completa
di Entratel), occorre:
- salvare tutte le parti di cui si compone il prodotto in una cartella a scelta sulla propria
postazione;
- completato il download di TUTTE le parti, selezionare nella cartella prescelta il file
contraddistinto dall’estensione “.EXE”;
- avviare l’installazione con un doppio click sul file indicato al punto precedente.
Ambiente MAC
Pacchetti in formato “zip”
Se il pacchetto è in formato “zip”, l’estrazione è possibile con il software di Stuffit Expander, una
volta estratto lanciare il pacchetto di installazione.
Qualora il prodotto da installare sia suddiviso in più parti (come ad esempio la versione completa
di Entratel), occorre:
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- TUTTE le parti, senza rinominarle, in un unica cartella creata appositamente e il file
Installa_Multipacchetti (tale file può essere utilizzato anche per installare tutte le
successive versioni dell’applicazione in formato multipacchetto);
- eseguire il file Installa_Multipacchetti e selezionare la prima parte (con estensione
“.split1”) quando richiesto.
Pacchetti in formato “BinHex” o “MacBinary”
Alcuni browser durante il download riescono ad interpretare tali formati e di conseguenza salvano
già il pacchetto nel formato decodificato, riconoscibile dal fatto che riporta il nome senza
l'estensione “.bin” o “.hqx”.
Nel caso in cui il browser non riconosca tali formati, il pacchetto sarà salvato senza eseguire
nessuna operazione di decodifica, quindi mantenendo l'estensione originale; in tal caso, prima di
procedere all’installazione, è necessario utilizzare un prodotto che riesca ad interpretare i formati
BinHex o MacBinary e quindi a scrivere il pacchetto nel formato decodificato.
L'installazione è possibile con il software di Stuffit disponibile sul sito www.aladdinsys.com.
Occorre inoltre:
- selezionare dove richiesto la fase "Installazione",
- specificare, quando richiesto, il nome della directory di installazione.
Qualora il prodotto da installare sia suddiviso in più parti (come ad esempio la versione completa
di Entratel), è necessario:
- creare sulla Scrivania una nuova Cartella, scegliendo un nome a piacere;
- salvare tutte le parti di cui si compone il prodotto nella cartella indicata al punto
precedente;
- sovrapporre le icone appena scaricate all'icona del programma Stuffit che provvederà
ad espandere i file;
- eseguire il doppio "click" sull'icona "Nome applicazione_Installer" e installare su
Macintosh HD.
E' consigliabile conservare i pacchetti nel formato decodificato in una cartella del disco, poichè
dovranno essere utilizzati sia per la fase d'installazione che per la disinstallazione.
10 Avvio di Entratel
Al termine dell'operazione compare sul desktop l’icona “Entratel” , che consente di attivare
l’applicazione con un doppio "click".
Ciascuna applicazione possiede una propria struttura interna, che non deve per nessun motivo
essere alterata spostando o rinominando i singoli file o cartelle.
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11 Ambiente di sicurezza
Per “Ambiente di sicurezza” si intendono le credenziali di cui ciascun utente deve essere dotato
per garantire l’identità di colui che effettua una determinata operazione, l’integrità dei dati
trasmessi e la loro riservatezza.
Entratel prevede infatti che i file telematici siano corredati di un codice di autenticazione prima del
loro invio; durante tale fase, il file viene anche cifrato e potrà essere letto soltanto
dall’organizzazione cui sono destinati, cioè l’Agenzia delle Entrate.
Prima di procedere nelle successive attività, l’utente è quindi tenuto a generare il proprio
ambiente di sicurezza e cioè le chiavi che permettono il calcolo dei codici di autenticazione e la
cifratura dei messaggi.
In particolare in fase di generazione dell’ambiente di sicurezza vengono create due coppie di
chiavi:
- una chiave pubblica (nota sia all’utente che all’Agenzia) ed una privata (nota soltanto
all’utente) che vengono utilizzate per la firma dei file;
- una chiave pubblica (nota sia all’utente che all’Agenzia) ed una privata (nota soltanto
all’utente) che vengono utilizzate per la cifratura degli stessi.
L’operazione descritta deve essere eseguita al momento dell’abilitazione oppure quando le chiavi
raggiungono la data di scadenza prevista.
11.1 Generazione del nuovo ambiente di sicurezza
E’ obbligatorio generare nuovamente l’ambiente di sicurezza se:
− il supporto non è stato conservato oppure avete dimenticato la password;
− siete in possesso di un certificato scaduto.
In entrambi i casi si ricorda che non è necessario recarsi presso un ufficio locale per la revoca del
proprio ambiente, ma è sufficiente:
- richiedere la revoca del proprio ambiente di sicurezza mediante il servizio “Ripristina
ambiente” disponibile sul sito del servizio telematico e verificare il completamento
dell'operazione;
- rigenerare l'ambiente di sicurezza mediante l'applicazione Entratel utilizzando lo
stesso PINCODE presente nella sezione 3 della busta sigillata consegnata al
momento dell’abilitazione. Si ricorda, inoltre, che prima di procedere alla generazione
del nuovo ambiente di sicurezza è necessario assicurarsi di aver elaborato tutti i file
in formato autenticato messi a disposizione nelle sezioni "Ricevute" e "Altri Servizi”.
Per generare l’ambiente di sicurezza:
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− avviare Entratel;
− selezionare dal menu Sicurezza l’opzione “Imposta Ambiente”;
− confermare le varie fasi, indicando i dati di volta in volta richiesti dall’applicazione.
La generazione comprende le fasi seguenti:
1. creazione delle chiavi per il calcolo del codice di autenticazione;
2. creazione delle chiavi di cifratura;
3. memorizzazione delle chiavi private su supporto protetto da password;
4. trasmissione del file req.ccc, che contiene le chiavi pubbliche da certificare;
5. ricezione del file CERTIF.IN , che contiene le chiavi pubbliche certificate;
6. creazione su supporto del “repository” dei certificati dell’utente.
La fasi descritte sono funzioni automatiche dell’applicazione Entratel; nel caso in cui per
qualunque motivo, il flusso previsto si dovesse interrompere dopo la fase 3, è possibile
completare l’operazione con le seguenti modalità:
7. connessione al servizio;
8. accesso alla sezione Servizi del sito www.telematico.entrate.finanze.it (oppure
https://entratel.agenziaentrate.it per chi accede via Internet);
9. accesso alla funzione “Invio” della sezione Servizi;
10. scelta del file da trasmettere (req.ccc nella cartella Invio dell’applicazione Entratel);
11. conferma dell’invio;
12. controllo dello stato dell’elaborazione, utilizzando la funzione “Ricevute”;
13. a elaborazione completata, download del file CERTIF.IN nella cartella Ricezione di Entratel;
14. chiusura della connessione;
15. avvio dell’applicazione Entratel (se non risulta già avviata);
16. avvio dal menu Sicurezza della funzione “Importa certificato”;
17. effettuare la copia dell’ambiente di sicurezza con la funzione “Copia ambiente”.
Al termine della generazione, le chiavi saranno disponibili su supporto protetto da password, che
deve essere conservato con cura dall’utente in quanto dovrà essere utilizzato sia in fase di
Autentica sia per vedere o stampare le ricevute restituite dall’Agenzia.
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11.2 Utilizzo di chiavi distribuite da certificatori esterni
Quando si calcola il codice di autenticazione del file, la tecnica che si utilizza è identica a quella
nota come “firma digitale a norma” e prevede i passi seguenti:
1. lettura da parte dell’applicazione del documento da sottoscrivere;
2. calcolo di una stringa di caratteri estratti secondo algoritmi stastistico-matematici dal
documento;
3. creazione della firma elettronica, cifrando la stringa estratta con la chiave privata del
sottoscrittore;
4. “imbustamento” del documento, effettuata aggiungendo al documento originario la firma
elettronica e il certificato contenente la chiave pubblica del sottoscrittore, secondo un formato
standard.
Trattandosi di tecniche basate su standard comuni, è possibile utilizzare per il calcolo le chiavi
rilasciate da certificatori esterni: coloro che possiedono una smart card (dispositivo di firma
sicura), sulla quale è registrato un certificato “a norma CNIPA” (certificato qualificato), rilasciato
da un certificatore iscritto nell’elenco pubblico pubblicato dalla medesima Autorità (certificatore
accreditato), potranno utilizzarla per firmare i file mediante il proprio software di firma, generalmente
distribuito dal certificatore unitamente alla smart card.
In ogni caso è necessario procedere all’autenticazione dei file con l’applicazione Entratel prima di
effettuarne l’invio.
Prima di configurare l’applicazione Entratel, è necessario generare il nuovo ambiente di sicurezza
(vedi anche il paragrafo “Imposta Ambiente”).
Per verificare se il certificatore cui vi siete rivolti è “accreditato”, è sufficiente controllare se è
presente nell’elenco disponibile nel sito Internet del CNIPA.
ATTENZIONE !
Si precisa che è possibile usare questa modalità solo se è stata richiesta l’abilitazione come
“persona fisica”; se pur rispettando tale caratteristica, è stata richiesta l’abilitazione di una o più
sedi secondarie, è possibile utilizzare la smart card soltanto se il calcolo del codice di
autenticazione viene effettuato dalla sede principale (sede 000).
12 Predisposizione del documento e creazione del file
telematico
Con il termine “documento” si intende un qualunque tipo di dichiarazione, istanza o
comunicazione per la quale è prevista la presentazione attraverso il servizio telematico Entratel.
La predisposizione del documento consiste quindi in tutte le attività che svolge l’utente, ad
esempio, per compilare una dichiarazione.
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I prodotti software da utilizzare sono generalmente da acquisire autonomamente, in quanto
l’Agenzia delle Entrate distribuisce applicazioni soltanto per alcune tipologie di documenti gestiti
dal servizio, come ad esempio i contratti di locazione.
Tutti i prodotti contengono al loro interno una funzione che consente la creazione del file
telematico, cioè di un archivio che contiene la versione elettronica di PIU’ documenti in
precedenza predisposti.
La versione elettronica è la rappresentazione in forma di “dati” del documento; tale
rappresentazione possiede regole precise, che vengono definite dall’Agenzia e rese pubbliche
attraverso decreti o circolari contenenti le “specifiche tecniche”.
Per controllare il rispetto di tali regole, l’Agenzia distribuisce gratuitamente i programmi di
controllo, che consente a chi li utilizza di verificare la correttezza formale del singolo documento
contenuto nel file telematico, evitando lo scarto durante la fase di elaborazione successiva
all’invio.
13 Autentica del file telematico
La funzione Autentica di Entratel consente il calcolo del codice di autenticazione e la cifratura
delle informazioni presenti nel file, in modo che le stesse siano leggibili soltanto da parte
dell’Agenzia.
Le operazioni che vengono eseguite automaticamente da Entratel sono le seguenti:
1. lettura delle informazioni contenute nel file;
2. calcolo di una stringa di caratteri estratti secondo algoritmi stastistico-matematici dal file;
3. creazione del codice di autenticazione, cifrando la stringa estratta con la chiave privata
dell’utente;
4. “imbustamento” del file, effettuata aggiungendo al documento originario il codice di
autenticazione e il certificato contenente la chiave pubblica del sottoscrittore, secondo un
formato standard;
5. cifratura completa del file così ottenuto, utilizzando la chiave pubblica dell’Agenzia.
Per creare il file autenticato occorre:
1. selezionare dal menu Documenti l’opzione Autentica dell’applicazione Entratel;
2. scegliere il file da autenticare;
3. inserire il supporto con le proprie chiavi;
4. indicare i dati via via richiesti dall’applicazione.
Per ridurre i tempi necessari a completare l’invio di un file autenticato, il file in questa fase viene
anche compresso : la dimensione massima ammessa del file al termine dell’autentica è pari a 3
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MB se il file risulta controllato (altrimenti è 1,38 MB). Per alcune tipologie di documenti la
dimensione massima del file compresso è 2 MB se il file risulta controllato (altrimenti è 1,38 MB).
Il file autenticato viene automaticamente registrato nella cartella Invio di Entratel.
14 Invio
L’invio del file autenticato può essere effettuato automaticamente utilizzando l’applicazione
Entratel dopo aver verificato la correttezza delle impostazioni della connessione dal menu
“Operazioni > Opzioni > Sistema”.
Se tale operazione non termina correttamente (ad esempio, perché Entratel non riesce a stabilire
la connessione al servizio), è possibile effettuare l’invio con le seguenti modalità:
1. connessione al servizio;
2. avvio del browser;
3. accesso alla sezione Servizi del sito “www.telematico.entrate.finanze.it” (oppure
https://entratel.agenziaentrate.it per chi accede via Internet);
4. accesso al servizio “Invio” ;
5. scelta del file da trasmettere (nella cartella Invio dell’applicazione Entratel);
6. conferma dell’invio da parte del servizio;
7. controllo dello stato dell’elaborazione, utilizzando il servizio “Ricevute”.
15 Elaborazione dei file telematici trasmessi
La prima fase dell’elaborazione consiste in una serie di controlli che possono determinare lo
scarto integrale del file e, di conseguenza, di tutti i documenti che contiene:
1. controllo di validità del codice di autenticazione;
2. controllo che lo stesso file autenticato non sia stato in precedenza inviato dallo stesso utente;
3. controllo che il file sia congruente con le specifiche tecniche previste (lunghezza di ciascun
record, presenza dei record di testa e di coda, ecc.)
Il controllo di validità del codice di autenticazione consiste in particolare in:
1. decifratura del file mediante la chiave privata dell’Agenzia;
2. controllo che la chiave pubblica contenuta nel file “inviato” non sia scaduta e sia stata
effettivamente emessa dall’Agenzia o da uno dei certificatori “accreditati”;
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3. decifratura del codice di autenticazione, utilizzando la chiave pubblica contenuta nel file
inviato;
4. lettura del file telematico per estrarre una stringa di caratteri secondo algoritmi stastisticomatematici;
5. confronto tra la stringa ottenuta con le modalità descritte al punto 3 e quella ottenuta con le
modalità descritte al punto 4;
6. se le due stringhe coincidono, il codice di autenticazione è formalmente valido e, cioè, è stata
effettivamente apposta dal mittente del file e nessuno ha modificato le informazioni dopo il
calcolo del codice la sottoscrizione da parte del mittente stesso;
7. controllo che la chiave pubblica non sia revocata o sospesa, mediante accesso alle liste di
revoca o di sospensione pubblicate dai “certificatori accreditati” o dalla stessa Agenzia, per
coloro che utilizzano “chiavi interne”.
In assenza di errori in questa prima fase, il sistema procede con i controlli formali previsti per
ciascuno dei documenti contenuti nel file; nel caso in cui siano rilevati o più errori, il sistema
procederà allo SCARTO DEL SINGOLO DOCUMENTO.
Al termine, viene prodotto il file di ricevute che viene autenticato dall’Agenzia con le seguenti
modalità:
− lettura delle informazioni contenute nel file;
− calcolo di una stringa di caratteri estratti secondo algoritmi stastistico-matematici dal file;
− creazione del codice di autenticazione, cifrando la stringa estratta con la chiave privata
dell’utente;
− “imbustamento” del file, effettuata aggiungendo al documento originario il codice di
autenticazione e il certificato contenente la chiave pubblica del sottoscrittore, secondo un
formato standard;
− cifratura completa del file così ottenuto, utilizzando la chiave pubblica dell’Agenzia.
16 Ricevute
Per verificare se è disponibile il file di ricevute autenticato, occorre:
1. connettersi al servizio;
2. avviare il browser;
3. selezionare il servizio “Ricevute”;
4. specificare i criteri di ricerca (riepilogo degli invii, lista dei file inviati dal al, ecc.)
5. individuare sulla pagina che si ottiene in risposta il file “in corso di elaborazione”;
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6. se nella pagina compare il simbolo , è possibile scaricare il file di ricevute autenticato sulla
propria postazione, nella cartella Ricezione.
Completate le attività descritte:
1. selezionare dal menu “Ricevute” l’opzione “Apri” dell’applicazione Entratel;
2. inserire il supporto con le proprie chiavi.
Sono disponibili varie opzioni che consentono di visualizzare o stampare le ricevute relative al
singolo documento in modo selettivo:
Indipendentemente dalla funzione prescelta, la prima operazione che esegue Entratel consiste
nel trasformare il file di ricevute autenticato in un file in chiaro (utilizzabile quindi anche da
applicazioni esterne), attraverso le fasi seguenti:
1. decifratura del file mediante la chiave privata dell’utente;
2. controllo che la chiave pubblica contenuta nel file di ricevute autenticato sia quella
dell’Agenzia;
3. decifratura del codice di autenticazione, utilizzando la chiave pubblica dell’Agenzia contenuta
nel file ricevuto;
4. lettura del file di ricevute per estrarre una stringa di caratteri secondo algoritmi stastisticomatematici;
5. confronto tra la stringa ottenuta con le modalità descritte al punto 3 e quella ottenuta con le
modalità descritte al punto 4;
6. se le due stringhe coincidono, il codice di autenticazione è formalmente valido e, cioè, è stata
effettivamente apposta dall’Agenzia e nessuno ha modificato le informazioni dopo il calcolo
del codice la sottoscrizione da parte dell’Agenzia stessa.
Le opzioni disponibili sono:
− “Apri” 􀃎 che consente di trasformare uno o più file di ricevute autenticate in file di ricevute “in
chiaro” ; le sottofunzioni sono :
− tutti i file;
− singolo file di ricevute;
− situazione dei file di ricevute elaborati;
− “Visualizza/Stampa” 􀃎 che permette di visualizzare e/o stampare (anche su file) le ricevute
e/o le attestazioni di scarto; le sottofunzioni sono :
− ricevuta file;
− singole ricevute relative a documenti acquisiti e scartati;
− elenco ricevute relative a documenti acquisiti e scartati;
− stampa tutte le ricevute e l’elenco completo.
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Quando il file delle ricevute viene elaborato per la prima volta, scegliendo una delle funzioni
descritte, è necessario inserire il supporto che contiene le chiavi dell’utente, per poter decifrare le
informazioni : l’inserimento del supporto, quando richiesto dall’applicazione, è un’operazione cui
sono tenuti TUTTI gli utenti, compresi coloro che hanno utilizzato in fase di autenticata la smart
card distribuita dai certificatori iscritti nell’elenco pubblico.

Commercialista Olbia News Esposto alla Procura di Roma, del Consigliere Regionale dei Verdi Alessandro Metz, versus l’Agenzia Nazionale delle Entrate


Commercialista Olbia
Domani, mercoledì 13 settembre alle ore 12.00, presso la sede dell’Associazione Linux Club Italia in Via Libetta 15c a Roma, si terrà una conferenza stampa del Consigliere Regionale dei Verdi del Friuli Venezia Giulia Alessandro Metz, assieme ad altri esponenti della Comunità del software libero italiani e non solo, per illustrare le ragioni dell’esposto e presentare la lettera aperta al Ministro Bersani, sottoscritta da decine di personalità.

Dal 1 ottobre il Decreto Bersani impone il pagamento telematico del modello f24 da parte di tutti i titolari di partita iva. L’Agenzia Nazionale delle Entrate ha predisposto un software adatto a questa operazione, scaricabile gratuitamente dal sito dell’Agenzia, che però funziona solamente su piattaforme proprietarie. Questo significa che un cittadino titolare di partita iva, non solo è costretto ad acquistare un computer, ma soprattutto è costretto ad acquistare anche le costose licenze di software proprietario (per esempio Microsoft), sebbene in circolazione vi siano delle validissime alternative libere, facilmente scaricabili dalla rete.

Questo fatto rappresenta un'anomalia che va indiscutibilmente in contrasto con la “direttiva Stanca per l’open source” ed è in palese violazione di principi sanciti a livello Costituzionale e di norme previste dal c.d. “Codice dell’amministrazione digitale”.

Vi invitiamo a partecipare.

Trieste, 12 settembre 2006



C.A.
Ministro Luigi Bersani


OGGETTO: telegramma al ministro


Egregio Ministro
Tra i provvedimenti del Decreto che porta il Suo nome troviamo l’obbligo per
tutti i soggetti titolari di partita IVA di procedere al pagamento del modello
F24 per via telematica.
L’ufficio delle entrate ha tempestivamente messo a disposizione dei cittadini un
software dedicato a questa operazione. Questo software e’ scaricabile
gratuitamente dal sito dell’agenzia.
Il limite e’ che detto software e’ proprietario e funziona solo ed
esclusivamente su piattaforme proprietarie.
Questo comporta che un cittadino titolare di partita iva e’ costretto ad
acquisire un computer e, soprattutto, e’ obbligato ad acquistare anche le
costose licenze di software proprietario, sebbene ci siano in circolazione
delle validissime alternative libere, facilmente scaricabili dalla rete.


Notiamo due importanti incongruenze in questa iniziativa:


la prima riguarda la “Direttiva Stanca” che impone:


“- Criteri tecnici di comparazione - Le Pubbliche amministrazioni nell'acquisto
dei programmi informatici dovranno privilegiare le soluzioni che :


- assicurino l'interoperabilità e la cooperazione applicativa tra i diversi
sistemi informatici della Pubblica amministrazione, salvo che ricorrano
peculiari ed eccezionali esigenze di sicurezza e di segreto;


- rendano i sistemi informatici non dipendenti da un unico fornitore o da
un'unica tecnologia proprietaria;


- garantiscano la disponibilità del codice sorgente per l'ispezione e la
tracciabilità da parte delle Pubbliche amministrazioni;


- esportino dati e documenti in più formati, di cui almeno uno di tipo aperto.”



la seconda riguarda le leggi europee sulla concorrenza, dal momento che una
iniziativa istituzionale avvantaggia in maniera assoluta alcuni distributori di
software, senza tenere conto del mercato nella sua complessita’.


Crediamo che l’accessibilita’ ai saperi e agli strumenti debba essere un
obiettivo primario, e le iniziative istituzionali devono andare in questa
direzione

Certi di avere suscitato la Sua attenzione, chiediamo di porre rimedio a questa anomalia


Alessandro Metz consigliere regionale FVG
Prog Angelo Raffaele Meo politecnico di Torino
Prof Alessandro Rubini
Matilde Ferraro rappresentante della società civile al WSIS
Davide Dozza presidente di Openoffice.org Italia
Valerio Ravaglia Attivazione.org
Lele Rozza
Stefano Maffulli presidente di Free Software Foundation Euurope-I
Marcello Saponaro consigliere Regionale Lombardia
Carlo Daffara - responsabile della ricerca di Conecta srl e membro del gruppo di
lavoro SME dell'ICT Task
Antonella Beccaria Presidente di Renomo srl
Prof Andrea Fumagalli Universita' di Pavia
Michele della Silvestra Presidente Italian Linux Society
Maurizio Berti amministratore Yacme srl
Marco Londero studente presso la facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali (Informatica) dell’Università degli Studi di Udine
Fabio Bottega Presidente Tecnoteca srl
Mirco Bertossi, presidente del LugTS
Daniel Londero – Programmatore PHP/PostgreSQL
Francesco Mosca Programmatore
Francesco Tupone Presidente Ass. Cult. Linux Club Italia
Nicola Vallinoto, redazione di PeaceLink e attivista del Movimento federalista europeo
Gianluca Trimarchi – consulente informatico

per adesioni: lele@lelerozza.org

Finanziaria: Anci, ok Governo ad aumento Irpef locale Commercialista Olbia

Commercialista Olbia
Lo hanno riferito il vicepresidente dell’Anci Fabio Sturani e l’assessore al Bilancio del comune di Roma Marco Causi, dopo l’incontro da poco concluso con il ministro dell’Economia Tommaso Padoa-Schioppa e il ministro per gli Affari regionali Linda Lanzillotta sulla Finanziaria. Nel ventaglio delle ipotesi anche l’introduzione del ticket di soggiorno, dei contributi di scopo e il passaggio della gestione del catasto ai Comuni.

I commenti dei nostri commercialisti.

Commenti
Scritto da sergio — ieri alle 21:15
questi parlano solo di tasse e non di sviluppo parlano di repressione fiscale quando migliaia di prostitute non le pagano affatto ma mica abbiamo sbagliato a vatore un'altra volta? ci conviene emigrare in Spagna un paese che parla di sviluppo infatti li lavora Rubbia

Scritto da Simone — ieri alle 22:35
Ma si ha un'idea della situazione dei Comuni italiani? Tra poco non passano nemmeno più a tagliare l'erba perché non ci sono soldi! E non tiriamo fuori la solita solfa degli sprechi, specie nei piccoli comuni che ormai non hanno nemmeno le auto per i vigili. E francamente accusare donne sfruttate, picchiate e minacciate di essere evasori fiscali mi pare, oltre ch falso, pure di cattivo gusto. Ha mai sfiorato qualcuno l'idea che forse ueste donne per strada non ci vogliono stare? Quando penso ha qualcuno che non paga le tasse penso a Briatore più che a una madre rumena o bulgara che passa la notte sui viali tra un auto e l'altra con un italiano che la violenta e un altro che la ricatta. Mi pare invece che il pacchetto Visco vada nella direzione giusta ed ha ragione Prodi: quì c'è da ricostruire uno Stato. Per cui c'è da farsi un mazzo così! Tutti!

Scritto da Luca di Rimini — 12 minuti fa
Sarebbe bello se fosse così, ma sei un illuso : il mazzo se lo faranno i soliti e gli sprechi continueranno.