venerdì, settembre 01, 2006

Off shore Svizzera Business senza tasse in Svizzera e nel Liechtenstein


Il Principato del Liechtenstein fa parte, contrariamente alla Svizzera, dello SEE (Spazio Economico Europeo, senza essere membro UE) partecipando e collaborando attivamente per una Europa Comune, ma mantenendo la sovranità fiscale assoluta, il segreto bancario assoluto. Con ciò si è assicurato un riconoscimento fondamentale con accesso al libero mercato europeo. Tuttavia l'eventuale adesione all'EU (Unione Europea) non viene neppure presa in considerazione né dal Principe né dalle autorità locali perché ciò annullerebbe entrate enormi per il piccolo Principato. Inoltre il Liechtenstein é membro di numerose Organizzazioni Internazionali e dal 1990 é diventato il 160° membro dell'Organizzazione delle Nazioni Unite ONU. Il Liechtenstein è anche uno dei 35 Stati che partecipano alla Confederazione sulla Sicurezza e sulla Cooperazione in Europa (CSCE). La presenza attiva è apprezzata nel Consiglio d'Europa, nell'ONU, nella EFTA, nel WTO e nello SEE (Spazio Economico Europeo) così come nelle altre Organizzazioni Internazionali, ha consentito al Liechtenstein di avviare e curare proficui rapporti particolari diplomatici con numerosi Stati, per applicare a livello europeo e internazionale la libera circolazione di capitali, merci e servizi, e farsi riconoscere e apprezzare da tutta la Comunità internazionale, come Stato assolutamente sovrano, anche fiscalmente.


Il Franco Svizzero, valuta stabile, è il mezzo di pagamento legale, cioè la moneta ufficiale in virtù della convenzione monetaria tra il Principato e la Svizzera. Al contrario che in Svizzera ed altre oasi fiscali, si possono detenere ed amministrare patrimoni nel Liechtenstein, senza preoccuparsi e senza oneri fiscali sugli interessi maturati. Inoltre, non esiste nel Principato del Liechtenstein alcuna limitazione valutaria o relativi controlli dei cambi.


Il segreto bancario del Principato del Liechtenstein è per legge assoluto. Nei circoli bancari il Liechtenstein è considerato al riguardo l'ultimo vero bastione del segreto bancario. Il Liechtenstein attribuisce alla sfera privata priorità assoluta - probabilmente non benvisto dalle autorità fiscali straniere - e quindi un valore molto più alto rispetto per esempio alla pur sicurissima Svizzera.


In numerosi Paesi ad alto tasso fiscale esiste la tendenza a impiegare convenzioni fiscali bilaterali (contro la doppia imposizione) che servono però allo scambio di informazioni e quindi come strumenti di controllo fiscale totale. Il Liechtenstein ha una convenzione solamente con l'Austria, che però riguarda esclusivamente il reddito dei lavoratori frontalieri austriaci impiegati nel Liechtenstein. Il che la dice lunga circa l'emeticità e la sicurezza offerte dal Liechtenstein ai suoi conti bancari ed alle sue società ivi domiciliate.

Il fatto che il Principato del Liechtenstein non conosca alcuna imposta alla fonte o sugli interessi, a parte la convenzione per i lavoratori austriaci, comporta per l'investitore locale e straniero condizioni assolutamente favorevoli per tutte le forme di investimento in qualsiasi valuta.


Nel Principato del Liechtenstein è molto facile incaricare un commercialista o un avvocato al fine di costituire fiduciariamente, quindi nel più assoluto anonimato, una società, una fondazione o un trust, i quali pagano unicamente un'imposta forfetaria di CHF 1'000.-- annui, indipendentemente dal fatturato o dall'utile conseguiti. Inoltre queste società possono appartenere nella misura del 100% a stranieri, a società di ogni tipo o anche ad una sola persona.

Il fondatore o azionista, sono di norma stranieri e non devono avere la residenza o il domicilio nel Liechtenstein. E' però prescritto dalla legge, che il rappresentante legale e l'amministratore locale necessariamente abilitato dal Governo, debba obbligatoriamente risiedere nel Liechtenstein. Per questa ragione occorre far capo ad un commercialista o ad un avvocato del luogo.


Le assemblee generali e le delibere per le Holding, Fondazioni, Società ed i Trusts possono essere convocate ed avere luogo ovunque, e cioè anche all'infuori del Principato del Liechtenstein. Se richiesto dal cliente, si possono quindi tenere delle assemblee societarie direttamente al suo domicilio, all'estero.


Come unico Paese del Continente Europeo, il Liechtenstein conosce e applica autonomamente il concetto anglosassone di Trust.

Il Servizio Postale del Liechtenstein è assolutamente affidabile e celere, ed è direttamente collegato con quello della Svizzera. I tempi di recapito nel resto dell'Europa sono di ca. 2-3 giorni. I sistemi di telecomunicazione sono i più efficienti del mondo.

Il Principato del Liechtenstein è considerato una Piazza Bancaria molto efficiente ed efficace. La solidità delle banche locali è internazionalmente riconosciuta e apprezzata sia per i risultati finanziari, sia per il segreto bancario assoluto ivi regnante. Per questo motivo, negli ultimi anni, grandi Banche Europee vi hanno costituito oltre una dozzina di Banche (succursali), astrette alla legislazione fiscale ed al segreto bancario del Liechtenstein.

Inoltre la piazza finanziaria di Vaduz è geograficamente situata in una posizione invidiabile (a ca. 250 Km da Milano e ca. 250 Km da Monaco di Baviera e 100 Km da Zurigo).

Tutto sommato, il Liechtenstein gode di molta fiducia, anche perché opera con grande professionalità, garantendo ed offrendo una serie di servizi molto attraenti sia agli operatori e consulenti commerciali, fiscali, legali e finanziari, che ai privati di tutto il mondo, cioè a tutti gli operatori economici.

Con il termine Società di sede o Società domiciliata si intende un'impresa che ha la sua sede legale nel Liechtenstein, ma che non offre servizi o merci a soggetti del posto, cioè non svolge altra attività commerciale sul territorio, bensì unicamente all'estero, vale a dire al di fuori del territorio del Liechtenstein. Entrate e utili provenienti dall'estero rimangono conseguentemente esenti da tasse nel Liechtenstein. Queste società di sede sono indicate per il commercio, gestione di brevetti e licenze, amministrazione di patrimoni, prestazioni di servizi, l'amministrazione di beni, consulenze varie e internazionali di ogni genere.


Società Anonime (società per azioni), Anstalt, Fondazioni o Trusts (fiduciarie), cioè Holding o società di sede sono pertanto esenti da ogni imposta, in relazione a fatturati o utili. Esiste per loro una sola imposta annuale forfetaria di CHF 1000.--.
Nella programmazione fiscale della vostra attività è quindi necessario scegliere la miglior soluzione, inattaccabile dal punto di vista fiscale, operando con ONSHORE e/o OFFSHORE, dove eventuali accordi fiscali (p.e. contro la doppia imposizione, per rogatorie o per scambio di informazioni bilaterali o multilaterali) tra Stati non possono influire sulla libertà di trasferire utili o capitali e di operare in assoluta tranquillità e anonimità. Così facendo, società (normali) con sede in un paese europeo, possono essere "possedute" da una OFFSHORE del Liechtenstein o di altre giurisdizioni conformi allo scopo, mantenendo così la più assoluta anonimità per il cliente e garantendo allo stesso dei grossi benefici fiscali.


Il segreto bancario del Liechtenstein

La segretezza degli apporti bancari e la confidenzialità delle operazioni finanziarie, previsto dalle leggi del Liechtenstein, in combinazione con la presenza nel paese del regime offshore, offre delle ottime opportunità per l'investitore bisognoso della massima discrezione.


Caso curioso: il famoso multi miliardo Aristotile Onassis deteneva e gestiva per il tramite di una fondazione del Liechtenstein, più della metà del proprio straordinario patrimonio.

Costituzione della società offshore nel Liechtenstein


Le norme attuali, che regolano l'attività imprenditoriale nel Liechtenstein, (la legge sulle persone giuridiche e fisiche e sulle società) è in vigore fin dagli anni 1920. Anche se non viene citato il termine "offshore", viene comunque fissata un'aliquota pari a zero del reddito conseguito dalla società oltre i confini territoriali.


Si prevedono i seguenti tipi di società: "Anstalt", la società per azioni (AG) e le fondazioni. Vi è inoltre, il Trust, caso unico in Europa continentale. Il capitale sociale minimo per la società per azioni è di 50'000.-- CHF, per le società di tutti gli altri tipi è di 30'000.-- CHF.


Tutti i tipi di società pagano in pratica unicamente un'imposta annuale forfetaria di 1'000.-- CHF. Ciò indipendentemente dagli utili, dalle perdite e dalla cifra d'affari conseguiti sull'arco di un anno.

Banche, Compagnie Assicurative, Fondi di Investimento



La costituzione di una nuova banca nel Principato del Liechtenstein era fino a poco tempo fa impossibile. Ora è possibile, quantunque la normativa sia assai restrittiva. É il motivo per cui vi sono attualmente soltanto 15 banche. Importantissimo è il fatto che con la licenza bancaria liechtensteinese è possibile operare ed aprire sportelli in ogni stato europeo, solo comunicandolo allo stato interessato, senza ulteriore licenza, essendo il Liechtenstein nello Spazio Economico Europeo, pur mantenendo l'assoluta sovranità fiscale, fuori da ogni tentata armonizzazione fiscale europea. Il capitale sociale per una banca è di un minimo CHF 10'000'000.--.

Lo stesso vale per le compagnie assicurative liechtensteinesi. Disponendo della "single license" (come per le banche) si può operare in ogni paese europeo, con una semplice comunicazione dell'autorità competente allo stato interessato. Per esempio: Le Generali hanno già costituito una sede nel Liechtenstein della compagnia assicurativa.

Fondi di investimento liechtensteinesi e la relativa normativa sono stati creati per compensare cambiamenti in altre giurisdizioni europeee, come il Lussemburgo per esempio, garantendo al cittadino europeo quella discrezione, vantaggi economici, addizionati al più assoluto segreto bancario e professionale.
La Nostra organizzazione è sempre a disposizione per ogni delucidazione e per fornirvi tutti i consigli necessari, volti ad aprire conti bancari nel Liechtenstein, oppure a costituire e/o acquistare società di ogni tipo avente la sede nel Liechtenstein, permettendovi di riflesso di operare in un regime completamente esentasse.

Possiamo assistervi fornendovi le traduzioni dei documenti, fornendovi i necessari consigli per l'apertura di conti bancari in favore di società o di persone fisiche.

Vi possiamo inoltre indicare le modalità di fatturazione tramite una società con sede nel Liechtenstein e le peculiarità della sua IVA, particolarmente interessante per chi opera sul mercato europeo.


Forme societarie / Ragioni sociali


Società Anomima (S.p.A.) (in tedesco AG)
Fondazione (reg. o dep.)
Anstalt
Fiduciaria reg. (Trust reg.)
Trust Settlement


Società Anonima (S.p.A.) (AG)


Il fondatore di una Società Anonima non deve essere cittadino liechtensteinese e nemmeno risiedere nel Liechtenstein.

Il Capitale sociale minimo è di CHF 50'000.--. Questo deve essere interamente versato dagli azionisti. Il capitale è a disposizione della Società Anonima immediatamente dopo la sua registrazione presso la camera di commercio. Di norma dopo due giorni dalla firma degli atti costitutivi, l'azionista può sbloccare il capitale depositato ed iniziare ad operare con lo stesso. L'iscrizione della società nella camera di commercio del Liechtenstein è infatti velocissima.

Le azioni possono essere nominali o al portatore. Normalmente, tutti i clienti richiedono, per ovvi motivi, l'emissione di azioni al portatore. Una eventuale alienazione delle azioni può essere eseguita senza formalità particolari per le azioni al portatore, quindi in maniera del tutto anonima. Basta infatti la trasmissione brevi manu dei documenti.

Non esistono prescrizioni riguardanti il numero minimo di azionisti. Nel caso vi siano più azionisti è tuttavia da preferirsi la società anonima che non la Anstalt.

La Società Anonima é particolarmente indicata per attività commerciali (p.e.: compravendita, produzione, distribuzione merci e servizi, gestioni di patrimoni mobiliari ed immobiliari, partecipazioni). La società anonima è una forma sociale nota anche all'estero ed è preferita da tutti coloro che eseguono operazioni commerciali. Le Società Anonime possono avere come scopo sociale anche consulenze, intermediazioni, intestazioni di altri diritti, brevetti e licenze, quindi tutti gli scopi ammessi dalla legge.

I detentori delle azioni possono rimanere totalmente anonimi (tramite l'emissione di azioni al portatore). Sia i nomi dei fondatori, che degli azionisti non sono noti nemmeno dalle iscrizioni alla camera di commercio, visto che le costituzioni avvengono fiduciariamente tramite un commercialista o un avvocato.

La Società Anonima risponde solo con il capitale sociale.

Le disposizioni legislative prevedono dettagliatamente la struttura organizzativa della Società Anonima per cui rimane un'autonomia di configurazione molto ristretta, di norma:
1. Assemblea degli azionisti e 2. Il Consiglio di Amministrazione.

Il Consiglio di Amministrazione è composto da uno o più membri. É indispensabile che almeno un consigliere abbia la residenza nel Liechtenstein e sia in possesso della relativa abilitazione di commercialista o avvocato, rilasciata dalle autorità competenti.

In pratica, il commercialista funge da filtro tra il cliente ed il pubblico, in maniera da salvaguardare la privacy dell'azionsita/cliente.

Le Società Anonime hanno l'obbligo di tenere la contabilità. Il Bilancio ordinario deve essere inoltrato annualmente alla locale Amministrazione delle Imposte.

In linea di principio le azioni al portatore possono essere utilizzate come titoli di garanzia. In questo caso è necessario mantenere la proprietà del titolo a disposizione del creditore.

La legge prevede anche la figura del Certificatore del bilancio (Revisore).

Tutto sommato il vantaggio della Società Anonima rispetto alle altre forme societarie consiste nel fatto che la Società Anonima è internazionalmente riconosciuta.
Naturalmente, con la società anonima si possono aprire conti bancari e postali su tutto il territorio del Liechtenstein ed in tutta Europa.


Fondazione (reg. o dep.)


La Fondazione è una persona giuridica alla quale il Fondatore ha conferito il suo patrimonio con la contestuale perdita della proprietà che viene di riflesso acquisita dalla Fondazione stessa. Ovviamente può essere previsto il diritto di revoca a favore del fondatore. Nel caso di una eventuale revoca, il patrimonio conferito dalla Fondazione ritorna al fondatore.

Il Capitale sociale minimo è di CHF 30'000.--. In teoria è possibile la costituzione anche con conferimenti non liquidi (p.e. beni immobili) tuttavia é consigliabile la costituzione con il versamento del capitale affinché venga salvaguardato l'anonimato del titolare della fondazione..

Anche dopo la costituzione e quindi l'iscrizione nella camera di commercio, è possibile il conferimento di altri valori patrimoniali mobiliari ed immobiliari a condizioni fiscali molto vantaggiose.

Normalmente il fondatore si lascia rappresentare alla costituzione da un fiduciario. Questa soluzione garantisce la più assoluta anonimità. L'assoluta anonimità del fondatore e dei beneficiari è un vantaggio molto apprezzato in tutto il mondo e per questa ragione viene scelta la forma della fondazione per garantire al cliente di restare nell'anonimato rispetto ad autorità e fisco.

La Fondazione risponde esclusivamente con il proprio capitale sociale.

Lo scopo sociale della Fondazione può essere descritto nello Statuto in modo generico. Nello Statuto Complementare invece si trovano dettagliatamente tutte le norme e le condizioni volute dal fondatore: i beneficiari e le relative condizioni.

La funzione della Fondazione è di norma quella di incrementare, amministrare e conservare il patrimonio. Queste forme societarie vengono usate ugualmente da fa-miglie per provvedere ai fabbisogni del fondatore e/o dei suoi familiari (p.e. gli studi dei figli) oppure di persone vicine al fondatore. Questi scopi possono essere previsti a lungo termine: è il caso per esempio del mantenimento della proprietà di beni immobili per intere generazioni. Le fondazioni sono invece meno adatte per scopi commerciali.

L'amministrazione e la rappresentanza della Fondazione verso terzi è assicurata dal Consiglio di Fondazione che funge da suo Rappresentante. I suoi diritti e i suoi doveri possono essere regolati in modo dettagliato secondo le istruzioni del fondatore. Almeno un consigliere deve avere la residenza nel Liechtenstein ed essere in possesso della relativa abilitazione governativa quale commercialista o avvocato.

La Durata della Fondazione può essere limitata. Normalmente la durata della Fondazione é illimitata, cioè per più generazioni.

La richiesta di un Beneficio da parte dei beneficiari può essere vincolato al possesso o adempimento di particolari condizioni. I beneficiari possono essere persone fisiche, persone giuridiche, istituzioni culturali e di pubblica utilità. Ovviamente il godimento dei benefici della Fondazione è possibile solo "vita natural durante". Se il fondatore lo richiede può essere lui il primo beneficiario ed, in alcuni casi, l'unico. Gli altri beneficiari vengono indicati dal fondatore negli Statuti Complementari che non sono soggetti all'obbligo di registrazione al Pubblico Registro e garantiscono l'assoluta anonimità dei beneficiari. Il fondatore ha la facoltà di modificare in ogni momento gli Statuti Complementari. Con gli statuti complementari è così possibile redigere norme testamentarie, di tal sorta che, in pratica, nella stragrande maggioranza dei casi, le fondazioni del Liechtenstein vengono utilizzate per garantire la trasmissione dei beni agli eredi o a persone designate quali tali. Ciò significa che si possono designare quali eredi/beneficiari anche persone estranee alla famiglia.

Le "Fondazioni depositate" non hanno l'obbligo di tenere la contabilità. Pertanto non è prevista la presentazione del Bilancio alla locale Amministrazione delle Imposte. La prassi consiglia comunque la regolare tenuta dei libri contabili soprattutto per poter informare i beneficiari sul tipo e sulla consistenza del beneficio.

La presentazione della consistenza patrimoniale non è specificamente richiesta in nessun caso. Il Consiglio di Fondazione ha tuttavia l'obbligo di produrre una dichiarazione in cui conferma che gli è nota la consistenza patrimoniale. Si tratta comunque di una pura formalità.

La nomina di un Ufficio di Revisione non è obbligatoria per le "Fondazioni depositate".

Affinché i conferimenti patrimoniali fatti alla Fondazione possano essere ulteriormente controllati e negli Statuti Complementari possono essere previsti ulteriori organi di controllo.

Se la Fondazione persegue scopi commerciali deve essere registrata al Registro Pubblico. Però anche in questo caso viene garantita l'assoluta anonimità, perché nell'atto di registrazione viene annotata unicamente la figura del commercialista o dell'avvocato, ma non quella del fondatore e/o eventuali beneficiari. La richiesta della visura camerale della Fondazione è soggetta alla prova del possesso del diritto al beneficio. Il contenuto di questo documento non è accessibile a terzi: la camera di commercio è obbligata a rispondere solo sull'esistenza o meno della Fondazione.

Il fondatore mantiene la proprietà del patrimonio, essendo proprietario della fondazione e quindi dispone del patrimonio. Dell'investimento se ne può occupare direttamente o incaricare l'amministratore. Fondamentalmente, il fondatore si riserva così l'amministrazione del patrimonio, la configurazione della struttura e le strategie di investimento della Fondazione sia durante la sua vita che dopo, con delle disposizioni che possono essere presenti negli Statuti Complementari. Inoltre è da ribadire l'assoluta sicurezza e garanzia giuridica per le generazioni future che possono così acquistare, essere intestatari e amministrare i valori patrimoniali della fondazione. Questo é un vantaggio fondamentale della Fondazione.

Gli aventi diritto all'eredità della Fondazione possono essere persone o istituzioni predefiniti dal fondatore stesso. I beneficiari quindi, al contrario di quanto stabilisce la legge sulle successioni, possono non avere nessun rapporto di parentela con il fondatore. I beneficiari sono di regola gli eredi per legge o coloro che sono denominati dettagliatamente in uno Statuto Complementare. Il Fondatore e successivamente il Consiglio di Fondazione (se incaricato) non sono vincolati a particolari forme giuridiche nell'emanazione dello Statuto Complementare. Vincolante è solo la volontà del Fondatore.

In caso di necessità, la Fondazione può essere protetta contro procedimenti dei creditori. Il patrimonio della Fondazione rimane intoccabile anche quando il suo fondatore è soggetto a procedura fallimentare. Per questa ragione, la fondazione viene talvolta utilizzata per altri fini che non quella della semplice conservazione trasmissione dell'eredità.

Il patrimonio conferito alla Fondazione diventa patrimonio indipendente dal patrimonio del suo fondatore. Per il conferimento del patrimonio il fondatore non deve versare alcuna imposta. Anche l'incremento del patrimonio e la concessione di eventuali benefici sono esenti da tasse. Per ottenere l'esenzione dalle imposte è assolutamente necessario mantenere l'amministrazione della Fondazione nel Principato del Liechtenstein.

Riassumendo possiamo dire che i grandi vantaggi che la Fondazione offre sono: il fatto di essere una forma societaria internazionalmente riconosciuta, la sua intangibilità, la particolarmente ridotta imposta sul capitale e riserve, l'anonimità assoluta del fondatore e dei beneficiari e la possibilità di mantenere il patrimonio per generazioni senza dover eseguire atti pubblici e pagare tasse di successione.

Anstalt

Fondamentalmente è sufficiente un solo Fondatore per costituire una Anstalt. Al fondatore vengono concessi diritti duraturi che però non possono essere dati in pegno o in garanzia. I diritti derivanti dalla Anstalt costituita da una fiduciaria possono essere naturalmente ceduti. I diritti di costituzione sono cedibili senza limiti.

Gli Statuti sono visibili presso la camera di commercio anche a terzi. Per garantire l'Anonimità del beneficiario o dei beneficiari è necessario che questi vengano denominati in uno Statuto complementare che ha lo stesso potere vincolante degli Statuti veri e propri ma, a differenza di questi ultimi, non è soggetto al deposito presso la camera di commercio e come tale non è accessibile a terze persone.

Il Capitale sociale minimo ammonta a CHF 30'000.--.

Per gli impegni assunti la Anstalt risponde esclusivamente con il suo patrimonio sociale.

La forma societaria della "Anstalt" è adatta sia per la gestione di patrimoni che per le attività commerciali; inoltre è spesso usata come valido strumento per la compravendita di immobili.

É necessario avere un Rappresentante legale "in loco". Inoltre almeno uno dei membri del Consiglio di Amministrazione (organo obbligatorio) deve avere la residenza nel Liechtenstein ed essere in possesso della relativa abilitazione rilasciata dal Governo.

Le Anstalt sono particolarmente richieste perché la legge permette diverse configurazioni dell'assetto societario. Grazie a questa discrezionalità, questa forma societaria si presta a tutte le esigenze di una azienda, di una persona o famiglia.

Qualora la Anstalt si occupi di una attività commerciale è obbligatorio presentare annualmente un Bilancio. Le società di sede possono presentare bilanci ed inventari anche in valuta estera.

Se la Anstalt ha una attività commerciale è obbligatorio per legge l nomina del Revisore dei conti. Se invece la società opera esclusivamente per la gestione patrimoniale, per l'intestazione di partecipazioni o di altri diritti, il Revisore dei conti non é obbligatorio.

La Anstalt non versa alcuna imposta sugli utili. Quindi in tutto sono da versare al massimo CHF 1'000.-- annualmente per qualsiasi giro d'affari, indipendentemente cioè dagli utili, dalle perdite e dalla cifra d'affari realizzati.

Le Anstalt sono nel loro assetto societario molto più flessibili che non le Società Anonime, inoltre hanno il vantaggio di dover versare un capitale sociale ridotto. In ogni caso, tutte le forme societarie, possono disporre di conti bancari e postali.

Fiduciaria re. (Trust reg.)


Il concetto anglosassone di Trust è riconosciuto e applicato nell'Europa continentale solamente nel Principato del Liechtenstein. Il Trust reg. (Fiduciaria reg.) ha una propria personalità giuridica.

Su esplicita richiesta, i Trusts possono essere costituiti con la clausola di poter applicare le leggi di un altro paese.

Ogni persona ha la facoltà di chiedere alla camera di commercio una visura, dalla quale però non risultano né beneficiari né il fiduciante. E' quindi garantito l'anonimato assoluto per il cliente.

Il Capitale min. ammonta a CHF 30'000.--.

Il Trust reg. (Fiduciaria reg.) risponde esclusivamente con il capitale sociale.

Nella prassi queste forme societarie vengono utilizzate in modo particolare per l'amministrazione di patrimoni per clienti con mentalità anglosassone.

É obbligatorio avere un Rappresentante legale "in loco". Inoltre almeno uno dei membri del Consiglio di Fondazione (organo obbligatorio) deve avere la residenza nel Liechtenstein ed essere in possesso della relativa abilitazione rilasciata dal Governo del Liechtenstein.

Ampia libertà è stata lasciata dal legislatore in merito alla Organizzazione del Trust.

I Benefici possono essere limitati nel tempo e/o concessi dimostrando il possesso di determinati requisiti. Tipo, volume e scadenza dei benefici sono da definirsi in uno Statuto Complementare. L'anonimità dei beneficiari è totalmente garantita in quanto questo Statuto, non è soggetto a nessuno tipo di deposito presso le pubbliche autorità.

La Contabilità deve essere tenuta in ogni caso.

É opportuno precisare che la sede del Trust reg. (Fiduciaria reg.) deve essere quella nella quale viene eseguita l'amministrazione e la contabilità. In questo caso consigliamo di mantenere la sede del Trust reg. (Fiduciaria reg.) nel Principato del Liechtenstein che offre dei vantaggi fiscali che in altri Stati non si potrebbero ottenere.

Il vantaggio più evidente del Trust reg. (Fiduciaria reg.) nei confronti delle altre forme societarie consiste proprio nella sua denominazione e di essere particolarmente adatto per rapporti con paesi anglosassoni o paesi di appartenenza alla cosiddetta Common law, dove lo stesso Trust può avere patrimoni.

Trust Settlement


Il Liechtenstein dispone, quale unico stato all'infuori del Common law, il TRUST SETTLEMENT (rapporto fiduciario), che può essere definito come l'obbligo facente capo ad una persona (trustee) di occuparsi, su incarico di un altro soggetto (settlor o disponente), della gestione di una massa organizzata di beni e/o diritti (trust property o trust fund) della quale egli ha il controllo giuridico per conto e beneficio di persone (beneficiari) che possono far valere in giudizio tale obbligo, quindi compreso il conferente.

Nella cultura economica patrimoniale anglosassone il trust ha sempre ricoperto una funzione rilevante: grazie allo steesso è stato possibile pianificare la destinazione di ingenti fortune, evitare che queste fossero falcidiate dalle imposte di successione e impostare strutture personali e societarie che garantissero la totale integrità del patrimonio anche e soprattutto al succedersi di diverse generazioni. Il "Trust" é riconosciuto dall'Italia con la Convenzione dell'Aja, che ha ratificato e dato esecuzione con la legge n. 364 del 16 ottobre 1989.

É nostra abitudine consigliare una Fondazione, piuttosto che un Trust, per il semplice motivo che la proprietà della Fondazione è dimostrabile, mentre invece riguardo al Trust è assolutamente indispensabile una fiducia illimitata nei confronti del Trustee. Nel Trust il Conferente si spoglia della sua proprietà, cedendola, se pur condizionatamente, al Trustee. É anche vero però che il Trustee deve dichiarare questi patrimoni, come sono nella realtà, e cioè un bene detenuto fiduciariamente. Con contratti di mandato molto chiari ed una grande fiducia nel fiduciario non devono sussistere remore nel Trust Settlement.

Prezzi per la registrazione e la gestione delle società OFFSHORE


Qui sotto sono esposti i prezzi per la costituzione di società offshore in Liechtenstein, che noi siamo in grado di realizzare e di consigliare alla sua clientela. Nei prezzi sono comprese: la redazione dei documenti debitamente legalizzati, le tasse, il certificato di registrazione, l'onorario dell'amministratore della società per la durata del primo anno e molti altri utili servizi.

Giurisdizione Registrazione con il completo dei documenti societari Primo anno di gestione compreso l'onorario dell'amministrazione Costo totale
Principato del Liechtenstein 6'500 CHF 5'500 CHF 12'000 CHF
3'900 USD 2'700 USD 6'600 USD


Per consultare i prezzi prezzi per le società Offshore - Panama/ Delaware/ Florida/ New Jersey/ New York cliccare questa frase.

Esempi di utilizzazione di società del Liechtenstein:

1° Esempio

Operazioni commerciali (Export/Import) vengono eseguite in modo che gran parte dell'utile conseguito pervenga alla società con sede in un paese con basso tasso fiscale. Alla struttura italiana potrebbero poi essere messi a disposizione dei prestiti con gli utili così ottenuti. "Last, not least" gli interessi che la ditta italiana paga per il prestito possono essere fiscalmente dedotti come costi, così che ne consegue una riduzione della pressione fiscale in Italia.

Caso pratico.

Una azienda italiana produce calcolatrici e li distribuisce tramite una società indipendente del Liechtenstein. Questa ha assunto la distribuzione del prodotto per tutto il mercato europeo o mondiale. La ditta italiana pertanto non produce utili o in minima misura. Visto che la ditta liechtensteinese non deve versare dividendi alla italiana, tutti gli utili rimangono nelle casse della holding. Gli utili possono essere utilizzati per espansioni o progetti. Sarebbe, per esempio, conveniente che la società holding conceda un prestito o acquisisca una partecipazione della ditta italiana che deve finanziare un programma di espansione della produzione o altro. Gli interessi che devono essere corrisposti per questo prestito, da una parte riducono il carico fiscale della ditta italiana, mentre dall'altra restano, esenti da tasse nel Liechtenstein.



2° Esempio

Un'azienda italiana produttrice di merci o servizi incarica una società inglese o di altra nazione europea di distribuire i suoi prodotti in Europa o nel Mondo. Le azioni della società inglese sono possedute dalla società Liechtensteinese, precedentemente costituita. Quindi la società UK é stata costituita fiduciariamente da un'azionista non italiano. Di conseguenza rimane l'anonimato sia su chi siano gli azionisti della società Liechtensteinese, sia della Società distributrice Inglese, che ottiene oltretutto la Partita IVA Europea, applicabile anche in Italia. Quindi la società Liechtensteinese deve ricevere tutti gli utili dalla ditta inglese. La ditta inglese viene remunerata con commissioni (circa il 5%). Il restante utile del 95% va alla società Liechtensteinese, che beneficia del suo particolare statuto di società completamente esentasse. Queste operazioni devono essere predisposte con contratti particolari antecedenti le operazioni. Si escludono così ogni sorta di scambio di informazioni. La società Liechtensteinese rimane libera di investire i capitali nel modo più opportuno, eventualmente anche acquistando partecipazioni del produttore in Italia, dato che, ufficialmente, non esiste alcun rapporto madre-figlia. Anche un prestito può essere preso in considerazione, ottenendo la possibilità di rimborsare il prestito e gli interessi all'estero, operazione valutariamente permessa. Ne consegue altresì costi più alti e riduzione degli utili in Italia.




Altri esempi di applicazione


Azionista Fondatore Beneficiario Holding di ogni nazione Holding del Liechtenstein No madre-figlia di azionisti o produttori Società operativa UK, A, Cipro, NL, E o altre ONSHORE Produttore di beni o servizi che da esclusiva di vendita a società onshore UE


Ovviamente le società da noi costituite (liechtensteinesi o altre giurisdizioni) possono essere usate, tra l'altro, per i seguenti scopi:
Commercio, Import/Export e Fatturazione di merci e servizi di ogni genere
Transazioni di Mediazione, e attività di Consulenza varia
Consulenza ed Esecuzione di "Merger & Acquisition"
Intestazione e valorizzazione di diritti immateriali, come brevetti, licenze, "copy-rights", diritti d'autore, designs e/o diritti per Software
Strutture per il Franchising
Intestazione, amministrazione e investimenti con gestioni patrimoniali (mobiliari ed immobiliari)
Partecipazioni ad altre aziende o società
Tutte le transazioni Immobiliari
Conferimenti e gestioni patrimoniali
Offriamo inoltre la possibilità di costituire e amministrare per voi Società di assicurazione e di riassicurazione con sede nel Liechtenstein, ma con licenza di operare in tutta Europa, con vantaggiose condizioni di risparmio sui premi. Ad ognuno è data la possibilità di costituirsi la propria assicurazione, riassicurando i rischi. Inoltre, si può partecipare alle cosiddette "Captives" che assicurano qualsiasi tipo di rischio in tutta Europa. Per Aziende di ridotte dimensioni è possibile partecipare alle "Captives" per l'importo desiderato.
Particolarmente interessante, e già in vigore, è la legge del Liechtenstein sui Fondi Comuni che possono operare in tutta Europa, con una serie di vantaggi incomparabili.
Registrazione di barche, yacht o charter con o senza amministrazione

Per maggiori informazioni telefonare al numero 3401517444

Fisco: novità sui versamenti con modello F24


I titolari di partita Iva dal 1° ottobre 2006 sono obbligati ad effettuare i versamenti fiscali e previdenziali esclusivamente on line, servendosi di modalità telematiche, anche con l’aiuto di intermediari. La nuova procedura è stabilita dall’ormai noto decreto Bersani (decreto legge numero 223 del 4 luglio 2006, convertito nella legge 248). "La norma è finalizzata a rendere più efficiente la gestione di tali versamenti" si legge nel testo del decreto. Ne segue che i contribuenti Iva devono fare il versamento unitario delle imposte e dei contributi in via telematica direttamente utilizzando il modello F24 on line anche attraverso degli intermediari abilitati, che sono tenuti a utilizzare il modello F24 cumulativo. Restano esclusi dall’obbligo del versamento delle imposte e dei contributi con modalità telematiche i contribuenti non titolari di partita IVA, che potranno fare i versamenti con modello F24 agli sportelli dell’ufficio postale, della banca o del concessionario della riscossione, sempre con modalità telematiche.


Commercialista Olbia

Da oggi con una e-mail si entra in casa nostra


di Francesco Forte - Il grande fratello da oggi, in Italia, è in funzione. È come quello descritto da Orwell, nel libro 1984. Con la differenza che là era il Ministro delle verità del dittatore comunista, che osservava tutti tramite il video installato in ogni stanza, questo è il grande fratello fiscale del premier Prodi che, tramite il viceministro delle finanze Visco, guarderà tutti i nostri movimenti bancari, coi metodi elettronici e informatici, più precisi e invasivi.

Una semplice e-mail, dal 1° settembre, permette al fisco di ottenere, a sua discrezione, dalle banche tutte le informazioni riguardanti i conti e pagamenti fatti e ricevuti del signor Rossi. La persona fisica o la ditta o l'ente che ha avuto occasionalmente un rapporto col signor Rossi, tramite banca, in base a quella mail, potrà essere automaticamente ispezionata. E ciò, fra l'altro, retroattivamente sino al 1° gennaio del 2005.

Non solo il segreto, ma anche il riserbo bancario non c'è più e anche la privacy è annullata. Infatti non occorre più che il Fisco abbia un'autorizzazione a indagare, a causa di irregolarità riscontrate o di qualche altro motivo oggettivo. Adesso basta una e-mail, un messaggio elettronico del Fisco.

E l'ispezione bancaria può essere a tutto campo. Tramite assegni e bonifici e pagamenti elettronici effettuati e ricevuti, il grande fratello governativo potrà sapere quali idee e affiliazioni politiche ha il signor Rossi o la consorte. Ciò in quanto il fisco così può sapere a quale giornale ha fatto l'abbonamento lui o lei e di quali associazioni sono tesserati. Inoltre sarà possibile sapere se il signor Rossi ha preferenze femminili o d'altra inclinazione, tramite i locali a cui ha pagato conti elettronici e, naturalmente, se il suo apparato dentario è o no buono, quali sport ed hobby preferisca.

Il signor Rossi non è in grado di sapere se la sua consorte faccia spese frivole ed abbia amicizie extra coniugali, se lei non lo vuole. Ma il fisco lo può sapere tramite gli accertamenti bancari: assegni, bonifici, pagamenti elettronici, conti e libretti a risparmio congiunti e disgiunti, proventi di affitti e titoli e prenotazioni.

La signora Rossi da adesso sino al prossimo anno può pagare in contanti i servizi di lavoro autonomo, professionisti e artigiani, solo sotto i mille euro. Fra un anno sotto i cinquecento euro e fra due solo sotto i cento euro. Potrà prelevare in banca somme maggiori per pagare cash servizi non fatturati, ma allora il grande fratello vedendo che la signora Rossi fa prelievi consistenti di denaro, potrà dar la caccia alle sue condotte.

Nel libro di Orwell il protagonista Winston Smith non sa se il Ministro della verità lo sta spiando, non sa che cosa il grande fratello pensi di lui, sulla base delle informazioni raccolte sui suoi movimenti. L'incertezza è ciò che più lo preoccupa. Il signor Rossi probabilmente non saprà se il fisco sta guardando il suo conto in banca ed ignorerà che cosa il Ministero delle finanze pensi dei suoi movimenti bancari.

La certezza fiscale, ha scritto Adam Smith nella "Ricchezza delle nazioni", è la prima massima del buon sistema tributario. Ciò perché nell'economia libera ciascuno ha diritto di sapere in anticipo a quali obblighi è tenuto, rispetto alle leggi dello stato e a quali conseguenze va incontro se commette una violazione volontaria o meno.

Il redditometro, da me introdotto, come Ministro delle Finanze, nel 1985, aveva due caratteristiche. La sua applicazione scattava solo se il fisco trovava gravi e congruenti indizi che la dichiarazione del contribuente non era veritiera. Inoltre si basava solo su uno fra cinque indici di tenore di vita facilmente accertabili: auto, casa, cavallo, domestici, barca a motore o a vela sopra un certo costo. E ciascuno di essi dava luogo a un reddito presunto noto a priori, sulla base di parametri fissi.

Ad esempio a chi aveva un cavallo, se la dichiarazione dei redditi risultava inattendibile, veniva automaticamente accertato un reddito lordo di imposta pari a tre volte il costo di ammortamento e mantenimento del cavallo, individuato con una tabella prestabilita, sulla base del ragionamento che un terzo del reddito andasse al cavallo, un terzo al suo proprietario e un terzo al fisco, in imposta. Se il contribuente aveva una grossa barca, con costo superiore al cavallo, il calcolo dei tre terzi si faceva solo su questa, anche qui con una tabella prefissata.

Mi si disse che questo è un metodo rozzo. E' vero. Ma l'imposta, dice Adam Smith nella "Ricchezza delle nazioni", deve essere certa e semplice. Il Ministro della verità ragiona in tutt'altro modo: la sua inquisizione è completa e la conseguente valutazione è discrezionale, perché lui vuole la inafferrabile verità fiscale. E fruga in banca e va indietro nel tempo, perché così può cogliere di sorpresa il signor Rossi. Che, come il Winston Smith di Orwell così cercherà di nascondersi in un cantuccio per non essere visto. Fuor di metafora metterà i soldi sotto il mattone, all'estero, ci penserà due volte a investire in Italia.


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Commercialista Olbia

La Bce conferma: in ottobre i tassi verranno ancora alzati


«Stretta vigilanza». La Bce torna a utilizzare la formula che ha un solo, inequivocabile significato nel lessico dell'Eurotower: un aumento dei tassi d'interesse. Rimasto fermo ieri al 3%, come s'addice a una tradizione consolidata in base alla quale non è mai stato alzato in due riunioni consecutive, il costo del denaro verrà ritoccato verso l'alto di un altro quarto di punto in ottobre, quando il comitato della banca centrale tornerà a riunirsi a Parigi. Mossa, dicono gli analisti, che comunque non esclude un altro intervento entro la fine dell'anno.
Il ruolino di marcia per la stagione autunno-inverno 2006 sembra in effetti già delineato. E poco suscettibile di aggiustamenti. A dispetto della Federal Reserve, dove le smagliature sulla direzione da impartire alla politica monetaria sono venute a galla in tutta evidenza con la pubblicazione delle minute del vertice dell'8 agosto, il board della Bce si muove in perfetta sintonia. «La decisione di lasciare i tassi invariati è stata presa all'unanimità», ha precisato il presidente Jean-Claude Trichet durante la conferenza stampa che ha seguito il direttivo. E lo stesso fronte comune è pronto ad affrontare i pericoli di un ulteriore surriscaldamento dell'inflazione. «C'è bisogno che permanga una forte vigilanza - ha aggiunto il numero uno dell'istituto -, in maniera tale da assicurare che i rischi che minacciano la stabilità dei prezzi siano contenuti». Il mix potenzialmente indigesto è composto da caro-petrolio, crescita superiore alle attese di prezzi e tasse e da una dinamica salariale in accelerazione.
Non a caso, Francoforte è stata costretta a rivedere le già poco rassicuranti proiezioni elaborate nello scorso giugno: l'inflazione è collocata ora, sia per il 2006 sia per il 2007, al 2,4% contro, rispettivamente, il 2,3 e 2,4% precedente. Pur ribadendo che nessuna decisione viene presa ex ante, Trichet ha spiegato che la Bce «continuerà progressivamente a ridurre il carattere accomodante della politica monetaria» se l'inflazione resterà sopra il limite di tolleranza del 2%. Del resto, come era apparso evidente nella riunione di inizio agosto, la Bce confida nel sostegno della crescita economica per continuare a serrare le redini monetarie. Un primo semestre migliore del previsto, soprattutto in Germania, ha infatti permesso all'Eurotower di alzare le stime relative al Pil 2006, accreditato di un'espansione tra il 2,2 e il 2,8% per una media del 2,5% (2,1% nelle previsioni precedenti), e a quello 2007, in aumento tra l'1,6 e il 2,6% (media del 2,1% rispetto all'1,8% precedente). Trichet non è sembrato eccessivamente preoccupato del rallentamento in atto negli Stati Uniti, le cui implicazioni negative sull'euro zone sono inevitabili: «Non voglio minimizzare l'impatto dell'economia statunitense, ma per gli scambi commerciali la Gran Bretagna è per noi più importante degli Usa».
Commercialista Olbia


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LA LINEA DELLA FERMEZZA RUTELLI: GLI IMPEGNI PRESI NON SI RIDISCUTONO


Commercialista Olbia

ROMA. Non c’è ancora un accordo nel governo sulla Finanziaria e c’è molta preoccupazione per la possibilità di trovare un’intesa con le parti sociali. Ma l’ala rigorista del governo si ricompatta attorno a Tommaso Padoa-Schioppa che ieri al Consiglio dei ministri è salito in cattedra. Con la solida sponda di Romano Prodi e Vincenzo Visco. Il responsabile dell’Economia ha rintuzzato, nei modi pacati che gli sono propri, i richiami del commissario Ue Almunia e del presidente della Bce Trichet. Non ha replicato al ministro di Rifondazione Paolo Ferrero che continuava a ribadire la non sostenibilità di una Finanziaria di 30 miliardi in un solo anno. Quello che doveva dire Tps l’ha detto nella relazione introduttiva che aveva concordato il giorno prima con Romano Prodi. E cioè che non ci sarà un’altra «ricalibratura politica» dell’entità della manovra e che l’ipotesi di uno slittamento non è all’ordine del giorno. Un modo per dire che la riduzione di 5 miliardi è tecnicamente legata alle maggiori entrate fiscali, ma tiene conto anche delle «ragioni politiche» della coalizione. Insomma, Tps ha capito che ci vuole un «approccio politico» come gli è stato consigliato nei giorni scorsi da D’Alema e Rutelli. Ma c’è un limite oltre il quale non intende andare: «La Finanziaria alla fine la firmo io». Punto e basta.

Certo, la manovra economica dovrà essere condivisa da tutta la maggioranza («almeno lo spero») e sarà ricercata un’intesa con le parti sociali senza considerarla una «conditio sine qua non». Perchè in ultima istanza «i numeri sono numeri - ha spiegato l’ex banchiere europeo - e io dovrò farli quadrare tirando le somme». E’ stato un Padoa-Schioppa «molto rigido», ha raccontato Ferrero ai vertici del suo partito. «Ma noi non molleremo - insite il capogruppo del Prc Gennaro Migliore - ed è bene che tutti tengano presente che in mezzo ci sono anche i sindacati e alla fine c’è il Parlamento sovrano». Intanto però il ministro di Rifondazione è rimasto isolato nella richiesta di ridiscutere con Bruxelles i tempi del rientro del deficit italiano. A sostenere la linea della sinistra radicale c’era Alfonso Pecoraro Scanio, mentre il responsabile dei Trasporti, Alessandro Bianchi, che rappresenta il Pdci nel governo, non ha speso una parola a favore delle posizioni dei Comunisti italiani. Molti comunque hanno criticato l’atteggiamento di Bruxelles. Lo hanno fatto Mussi e Chiti che hanno ricordato il trattamento diverso riservato al governo Berlusconi.

Sul resto delle questioni c’è stata una discussione accesa. Sull’innalzamento dell’età pensionabile, ad esempio, anche se il ministro del Lavoro ha spiegato che si tratta di un meccanismo su base volontaria. Padoa-Schioppa ha ricordato che «bisogna prendere atto del fatto che la vita si è allungata» e che «la capacità di vita attiva è maggiore». Tuttavia non ha detto nulla su come affrontare il problema. Ogni ministro poi ha tirato l’acqua al suo mulino dopo le relazioni di Padoa-Schioppa e Visco. E’ intervenuto Francesco Rutelli per ricordare le pressioni dei mercati e della comunità internazionale: «Non ci si può permettere alcun cedimento». Stesso concetto l’ha espresso Prodi, il quale ha voluto precisare che l’Italia non ha chiesto nulla all’Europa. «A differenza - ha aggiunto Visco - di quanto invece hanno fatto la Germania e la Francia: a loro la commissione europea ha concesso una dilazione nonostante i trucchi del governo Berlusconi. Ma noi questa dilazione non la vogliamo e non la chiederemo».

A quel punto ogni ministro ha avuto a disposizione pochi minuti per resistere ai tagli. Rosy Bindi («dove andiamo a prendere 30 miliardi?») e Beppe Fioroni («la scuola ha già difficoltà, non può subire nuovi tagli»). Si lamenta il diessino Fabio Mussi («già è difficile la situazione in cui si trovano Università e Ricerca»). Il ministro della Salute Livia Turco chiede di evitare la mannaia sulla sanità. Alla fine Prodi ha invitato i colleghi ad aspettare di vedere la Finanziaria nel suo complesso: l’unica cosa che non si può fare è rivedere ancora al ribasso la manovra economica.

Ma al Consiglio dei ministri c’è stato un altro braccio di ferro quando il ministro Turco ha chiesto di approvare il decreto attuativo di un provvedimento varato dalla Cdl per creare nuovi ordini professionali. Ma la proposta sostenuta da Mussi, Fioroni, Bindi, Ferrero e Pecoraro, è stata stoppata da Rutelli, D’Alema, Amato, Lanzillotta e Bonino. Niente nuovi ordini e albi professionali: tra gli altri, infermieri, ostetrici, riabilitatori e tecnici-sanitari. «Non si può - hanno detto i contrari - fare nuovi ordini quando vogliamo riformare l’intero sistema». Riforma alla quale lavora Mastella.

Finanziaria 2007: il Premier illustra le linee guida. Si preannunciano cambiamenti per il sistema pensionistico

Con la riunione del Consiglio dei Ministri di questa mattina, si è rimessa in movimento la macchina del mondo politico, che al rientro dalle ferie si è preoccupato di affrontare subito il tema caldo della Finanziaria, in linea con quanto annunciato nei giorni scorsi. Per lunedì prossimo è stato convocato un vertice di maggioranza, al quale parteciperanno il premier Romano Prodi, il ministro Padoa-Schioppa e i capigruppo dell’Unione di Camera e Senato, in risposta alla richiesta del ministro Ferrero che ha sollecitato l’avvio di un confronto con la maggioranza parlamentare.
Intanto quest’oggi è toccato al Presidente del Consiglio illustrare le linee guida della manovra che conferma come suo obiettivo principe quello di un deficit al 2,8% entro il prossimo anno, senza trascurare il fine ultimo di una manovra che sia improntata al risanamento e allo sviluppo. Alla definizione della stessa, ha detto Prodi, si giungerà attraverso un’ampia e seria consultazione, rispondendo direttamente anche al monito lanciato ieri da Bruxelles. Il premier ha chiarito infatti che non viene richiesto nulla che esorbiti il precipuo ambito delle regole imposte, con una precisa consapevolezza degli obblighi e degli impegni presi, che saranno comunque mantenuti.
Ancora nessuna decisione è stata presa in merito alle singole misure da adottare in seno alla manovra, ma quel che è certo è che la stessa sarà di 30 miliardi e non più di 35, grazie al contributo offerto dalle più corpose entrate tributarie che lasciano prevedere un maggiore gettito anche per il prossimo anno. Per quanto non siano stati affrontati ancora i dettagli, sono già emerse alcune divergenze che se da una parte non preoccupano la maggioranza, dall’altra preannunciano una discussione molto vivace tra le parti.
Di sicuro alcuni punti fermi ci sono già e sembrano anche poco discutibili, a partire dall’ipotesi di uno slittamento del termine ultimo per il rientro del deficit al di sotto del 3%, per il quale Padoa-Schioppa non lascia alcun margine di manovra, fermamente convinto del fatto che non ci siano le condizioni per richiedere un anno in più a Bruxelles. Questa posizione però non convince il ministro Ferrero il quale ritiene che una manovra da 30 miliardi in un anno non sia in grado di reggere, in quanto si rischia di finire da un lato sul taglio della spesa sociale

e dall’altro di mancare l’obiettivo di una redistribuzione del reddito. Secca però la replica del titolare del dicastero dell’economia, che parla di un negoziato tutt’altro che facile con Bruxelles, complice anche un ampio contenzioso per infrazioni che fanno seguito a direttive europee non recepite.
Altrettanto ferma è la posizione di Padoa-Schioppa sull’ipotesi di ulteriori ridimensionamenti della manovra, per la quale non ci sono altre possibilità di ricalibratura, dopo quella dei 5 miliardi in meno annunciata due giorni fa.
Infine, l’attenzione resta sempre alta sul grande scoglio del sistema previdenziale, che dovrebbe rappresentare un terreno fertile di battaglia, in vista dei cambiamenti pronosticati dal ministro dell’economia, che parla di un’occasione per il Governo di scrivere l’ultimo capitolo della riforma delle pensioni. A suo dire, il sistema pensionistico deve essere migliorato, in quanto lo stesso verso in una situazione a rischio, e sarà necessario dunque intervenire al fine di correggere alcuni squilibri a danno soprattutto dei giovani

Commercialista Olbia