giovedì, ottobre 12, 2006

DEBITO ESTERO





DEBITO ESTERO




DEBITO ESTERO


In coerenza con gli Standard di diffusione delle statistiche (SDDS) richiesti dal Fondo Monetario Internazionale (FMI), i dati sul debito estero del paese devono essere diffusi al pubblico, con periodicità trimestrale e tempestività di tre mesi. I dati sulla consistenza a fine dicembre 2002 costituiscono l'inizio della serie storica che viene diffusa sul sito Internet dell'Ufficio Italiano dei Cambi. Le stesse informazioni saranno regolarmente diffuse dal
FMI
attraverso il proprio sito.



Le informazioni su ciascun trimestre, rese note alla fine del trimestre successivo secondo il calendario anticipato previsto, sono provvisorie. Esse sono riviste regolarmente con la pubblicazione del trimestre seguente. Alla fine di ogni anno sono oggetto di ulteriore revisione le consistenze del primo trimestre e quelle relative all'ultimo trimestre dell'anno precedente.



L'articolazione dei dati è in linea con le richieste SDDS. La consistenza del debito estero è ripartita per settore residente (amministrazioni pubbliche, autorità monetarie, altre istituzioni finanziarie monetarie e altri settori) che detiene la passività, per durata originaria (breve e lungo termine) e per strumento (strumenti del mercato monetario, obbligazioni, prestiti, valute e depositi, crediti commerciali, altre passività). Una specifica voce identifica la consistenza delle passività non azionarie legate ad investimenti diretti, senza alcuna ripartizione settoriale.



Le definizioni adottate e la metodologia di costruzione sono conformi alla Guida alla compilazione disponibile sul sito del
FMI
e alla quinta edizione del Manuale FMI sulla Bilancia dei Pagamenti. L'aggregato è inoltre coerente con le statistiche della posizione verso l'estero, diffuse semestralmente, di cui il debito estero rappresenta un sottoinsieme. Esso infatti, a differenza della posizione verso l'estero, non comprende i derivati e la componente azionaria. Parziali differenze tra i due sistemi di statistiche sono dovute al diverso grado di provvisorietà
dei dati e alle diverse periodicità e tempestività di pubblicazione.

 

 


DEBITO ESTERO


(milioni di euro)



































































































































































































































































































































































Consistenze al


Consistenze al


Consistenze al


Consistenze al


VOCI


30/09/2005


31/12/2005


31/03/2006


30/06/2006


Debito estero


1.417.091


1.427.728


1.504.902


1.539.323


Amministrazioni Pubbliche


709.124


700.691


738.034


754.080


Breve termine


88.279


74.221


90.685


86.284



Strumenti mercato monetario (*)



85.002



70.908



87.313



82.902



Prestiti



3.230



3.230



3.278



3.278



Crediti commerciali



23



22



29



39



Altre passività



24



61



65



65


Lungo termine


620.845


626.470


647.349


667.796



Obbligazioni (*)



617.972



623.896



644.959



664.979



Prestiti



2.781



2.573



2.389



2.816



Crediti commerciali



0



0



0



0



Altre passività



92



1



1



1


Autorità monetarie


482


1.829


1.800


1.467


Breve termine


482


1.829


1.800


1.467



Strumenti mercato monetario



0



0



0



0



Prestiti



371



1.616



1.659



1.375



Valute e depositi



63



89



63



71



Altre passività



48



124



78



21


Lungo termine


0


0


0


0



Obbligazioni



0



0



0



0



Prestiti



0



0



0



0



Valute e depositi



0



0



0



0



Altre passività



0



0



0



0


Altre istituzioni finanziarie monetarie


424.526


426.434


463.490


475.457


Breve termine


282.730


273.853


294.212


294.662



Strumenti mercato monetario



31



24



15



19



Prestiti



42.948



41.014



47.810



39.920



Valute e depositi



201.812



195.700



213.315



223.903



Altre passività



37.939



37.115



33.072



30.820


Lungo termine


141.796


152.581


169.278


180.795



Obbligazioni



40.630



48.213



60.437



68.563



Prestiti



55.456



57.100



56.595



59.185



Valute e depositi



45.710



47.268



52.246



53.047



Altre passività



0



0



0



0


Altri settori


248.430


260.304


260.519


264.935


Breve termine


93.330


98.055


101.186


101.274



Strumenti mercato monetario



51



51



51



51



Prestiti



59.955



59.738



61.385



57.284



Valute e depositi



0



0



0



0



Crediti commerciali



22.866



24.734



26.371



30.216



Altre passività



10.458



13.532



13.379



13.723


Lungo termine


155.100


162.249


159.333


163.661



Obbligazioni



121.989



126.102



125.568



128.133



Prestiti



26.658



28.179



25.525



27.282



Valute e depositi



0



0



0



0



Crediti commerciali



1.573



1.598



1.372



1.156



Altre passività



4.880



6.370



6.868



7.090


Investimenti diretti


34.529


38.470


41.059


43.384



Passività non azionarie verso impr. partecipate



0



0



0



0



Passività non azionarie verso investitori diretti



34.529



38.470



41.059



43.384


(*) La ripartizione tra strumenti di mercato monetario e obbligazioni è stimata e soggetta a revisioni.



Roma, 29 settembre 2006





La Finanziaria riavvicina Berlusconi e Casini Commercialista Olbia


Commercialista Olbia Sulla carta è il pranzo della riconciliazione, l'incontro che serve a far sedere allo stesso tavolo, dopo una lunga lontananza, Silvio Berlusconi e Pierferdinando Casini. Un incontro atteso su cui si concentrano gli sguardi della comunità politica del centrodestra, curiosa di capire quali saranno i termini della coabitazione, per molti aspetti forzata, dei due leader di partito all'interno della stessa coalizione. Negli ultimi due mesi, infatti, a parte una telefonata di cortesia che il numero uno dell'Udc ha indirizzato al fondatore di Forza Italia nel giorno del suo settantesimo compleanno, la comunicazione tra i due è stata praticamente inesistente. Con Gianni Letta investito dell'incarico di ufficiale di collegamento. Ora, però, con l'inizio della stagione della Finanziaria, un raccordo al massimo livello è quantomai indispensabile. E così la lunga estate calda di schermaglie e interviste affilate cede il passo al dovere della politica e alla necessità di concertare una strategia comune in vista della battaglia d'aula.
Il pranzo di lavoro fra Silvio Berlusconi e i leader dell'Udc, Pierferdinando Casini e Lorenzo Cesa va in scena nella residenza-ufficio del presidente di Forza Italia a Palazzo Grazioli. Il clima è cordiale, anche se l'ex presidente del Consiglio, in mattinata, salutando i coordinatori regionali di Forza Italia, prima si lascia sfuggire una battuta tra lo scherzoso e il velenoso: «Non vi preoccupate: vado all'incontro con Casini dotato di tutta la pazienza di cui un essere umano può essere capace». Poi detta una considerazione politica sui rapporti interni alla Casa delle libertà. «Casini non ha ancora capito che il sistema politico italiano è profondamente bipolare. E che c'è spazio solo per due leader: uno del centrodestra e uno del centrosinistra. Con gli alleati che ho non è facile procedere attraverso un percorso lineare. Si dissociano in tutti i modi. Non so davvero Casini cosa pensa di fare. Il punto è che sta perdendo i suoi elettori: a quanto mi risulta attualmente è al 5% mentre Forza Italia è al 28,5%».
Alla prova dei fatti Berlusconi e Casini si ritrovano a parlare di politica senza asperità dialettiche e con la cordialità umana che contraddistingue il loro rapporto. Naturalmente le divergenze sul futuro del centrodestra, a partire dalla leadership della Cdl (che per il numero dell'Udc «non esiste») fino alla costituzione del soggetto unitario dei moderati, restano tutte. Ma in vista di una manovra che l'opposizione considera negativa per lo sviluppo economico del Paese e punitiva per il ceto medio, il dialogo si concentra su una serie di emendamenti su cui far convergere tutto il centrodestra. Emendamenti che riguarderanno soprattutto gli interventi a tutela delle giovani generazioni sul fronte della previdenza con il cosiddetto «start-up familiare», ovvero gli incentivi per le giovani coppie e la reintroduzione del bonus bebè. Ma anche l'allargamento degli assegni familiari ai disoccupati e agli autonomi oltre all'eliminazione del trasferimento forzoso del Tfr all'Inps e il ripristino della normativa attualmente vigente sulle tasse di successione.
«Sulla Finanziaria non possiamo che procedere uniti, i nostri elettori non capirebbero» concordano i due leader. L'incontro, secondo fonti azzurre, è, in realtà, «molto interlocutorio» e le differenze, restano intatte. Casini ribadisce all'ex premier tutte le sue perplessità sull'assetto del centrodestra, che nella fase attuale «è superato». Comune invece, la volontà di impegnarsi per cambiare, in primo luogo in Parlamento, l'impianto della Finanziaria del centrosinistra. Solo marginale invece, il riferimento al ricorso alla piazza come forma di protesta. In questo senso, comunque, non sarebbe stata presa nessuna decisione comune.
Sul versante dei rapporti tra gli alleati, Berlusconi resta fermo sull'idea che unire i moderati in un unico soggetto è la strada da percorrere. Una tesi ribadita in mattinata nell'incontro avuto da Berlusconi con lo stato maggiore di Forza Italia. Un summit in cui il leader azzurro ribadisce la necessità di procedere alla costituzione del partito unitario del centrodestra. «È un passaggio necessario» insiste Berlusconi. «Bisogna far partire i circoli della libertà perché sono i nostri stessi militanti a chiederlo. An è già pronta, la Lega potrebbe aderire seppure in forma federativa in un primo momento, mentre l'Udc non mi preoccupa, perché saranno gli elettori con le loro scelte a far capire che c'è bisogno di unità». La strada, insomma, è tracciata. E prima o dopo, spiega il Cavaliere, tutti saranno costretti a imboccarla.