lunedì, ottobre 23, 2006

LA FINANZIARIA AL VAGLIO DEL COMMISSARIO ALMUNIA

ROMA - Il giudizio sulla Finanziaria Bruxelles lo darà solo alla fine, dopo l'approvazione definitiva, ma già oggi comunque il commissario Joaquin Almunia e' a Roma per una ricognizione sul provvedimento sul quale il governo si appresta a mettere la fiducia. Ad Almunia "darò la garanzia assoluta sui conti", ha preannunciato il presidente del Consiglio Romano Prodi che riceverà il commissario per gli Affari economici e monetari intorno ad ora di pranzo.

A Palazzo Chigi Almunia arriverà subito dopo un colloquio al Quirinale con il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, ma il primo incontro della giornata e' quello con il governatore Mario Draghi in Bankitalia. E proprio da qui dovrebbero venire per il commissario gli spunti più critici sulla manovra di finanza pubblica del governo, sulla linea di quanto Draghi ha già detto nella sua audizione parlamentare.

Una Finanziaria che va nella direzione "giusta" per riportare il deficit sotto controllo, ma che però è troppo timida sul lato dei tagli della spesa e che quindi fa un eccessivo affidamento sulle tasse e che porterà, ha sottolineato, la pressione fiscale ad un livello finora mai raggiunto.

Mentre sarebbe stato meglio intervenire con interventi strutturali nei settori maggiormente propensi alla spesa. Subito dopo il colloquio con Draghi Almunia si trasferirà al ministero dell'Economia dove vedrà Tommaso Padoa-Schioppa.

Sia quest'incontro che quello con Draghi serviranno al commissario per acquisire elementi utili a costruire il quadro dell'andamento macroeconomico italiano che poi confluirà nelle 'previsioni di autunno' che saranno rese note il 6 novembre.

La missione romana di Almunia sarà chiusa con due incontri nel pomeriggio, prima con il ministro per lo Sviluppo economico Pierluigi Bersani e poi con Emma Bonino, responsabile delle Politiche europee e il Commercio internazionale.

PRODI, CON ALMUNIA PARLERO' DI PROSPETTIVE CRESCITA
"Parleremo degli obiettivi della finanziaria e soprattutto delle prospettive di crescita dell'economia italiana. Si discuterà anche dei conti finanziarie del paese". Così Romano Prodi, lasciando la sede di Confindustria dopo un incontro sulle relazioni tra Italia e Brasile, risponde ai cronisti che gli chiedono di anticipare i contenuti dell'incontro che avrà tra poche ore sulla finanziaria con il commissario europeo agli Affari economici e monetari Almunia. "La mia scommessa è la scommessa di un'Italia che riprenda a credere in sé stessa, che riprende a crescere e che volta le spalle a un periodo di ripiegamento su sé stessa". Romano Prodi, lasciando la sede di Confindustria, torna a parlare in questi termini della legge finanziaria del governo. A chi gli chiede se ci sia la possibilità di rivedere le aliquote Irpef in modo da agevolare il ceto medio, il presidente del Consiglio risponde: "La finanziaria è già definita nelle sue linee fondamentali. Mutamenti tecnici e adattamenti sono propri di questa fase di prediscussione in Parlamento e prenderemo in esame tutti gli aspetti nelle prossime ore. Ma, ripeto, la manovra è delineata nelle sue linee di una fortissima spinta allo sviluppo. Io credo che questo sia importante perché se cresciamo il paese risolve tutti problemi".