mercoledì, settembre 27, 2006

Finanziaria, sindacati scuola pronti a sciopero Commercialista Olbia

Commercialista Olbia ROMA, 26 settembre (Reuters) - Tensione fra governo e sindacati del settore scuola sulla Finanziaria 2007. Al termine dell'incontro di stamani a Palazzo Chigi con il presidente del consiglio Romano Prodi e il ministro dell'Istruzione, Giuseppe Fioroni, i rappresentanti di Cgil, Cisl, Uil e Snals, preannunciano uno sciopero generale se il governo non farà marcia indietro.

In serata il presidente del consiglio cerca di rassicurare, affermando di aver ripreso in mano l'esame del capitolo scuola e che ne parlerà con il ministro dell'Economia Tommaso Padoa Schioppa.

Tre le misure contestate dai sindacati ci sono in particolare il mancato rinnovo del contratto, il mancato reintegro dei precari, l'aumento del rapporto insegnante/alunni e il dimezzamento degli scatti di anzianità.

"Il presidente del Consiglio ha aperto timidi spiragli ma il ministro dell'Economia [Tommaso Padoa-Schioppa] li ha gelati. Ieri alle 6 di sera si è chiuso il testo della Finanziaria che per la scuola prevede il passaggio del rapprto insegnante alunni da 1-138 a 1-168, toglie le deroghe in presenza di disabili particolarmente gravi, dimezza gli scatti di anzianità e non immette in ruolo neanche un precario", ha detto il segretario generale di Cgil-scuola, Enrico Panini, uscendo da Palazzo Chigi stamani.

"Abbiamo chiesto al governo di fermare questa Finanziaria, in caso contrario noi andremo allo sciopero generale", ha aggiunto precisando che Prodi ha detto di non conoscere ancora i dettagli della Finanziaria.

Il consiglio dei ministri varerà il ddl Finanziaria 2007 venerdì prossimo, 29 settembre.

"Ho visto stamattina i sindacati, come è mio dovere se ci sono diversità di posizioni mi sono preso il riesame del capitolo. Ho parlato con il ministro dell'Istruzione [Giuseppe Fioroni], adesso parlerò con Padoa Schioppa, vediamo che si può fare per riarmonizzare questo capitolo" ha detto Prodi ai giornalisti che in serata gli chiedevano un commento sulle intenzioni dei sindacati.

Insoddisfacenti per i sindacati, anche le indicazioni del governo sul rinnovo del contratto, scaduto a fine 2005.

"Prodi ha assunto l'impegno di verificare le problematiche inerenti al contratto e al precariato ma c'è una incongruenza con gli elementi che circolano dal ministero dell'Economia e che porterebbero alla chiusura di 7-8 mila plessi scolastici. Vogliono affossare la scuola, la conseguenza sarà dura e forte", ha detto il numero uno di Cisl-scuola, Francesco Scrima.

"Usciamo dall'incontro senza alcun impegno [da parte del governo], ma con la convinzione che non ci saranno assunzioni, ci sarà la moratoria del contratto e un taglio di organici. La reazione della scuola sarà forte", ha concluso Marco Paolo Nigi dello Snals.

3 commenti:

Finanzas Forex ha detto...

Finanziaria, ecco la stangata Più tasse e meno insegnanti Una stangata forse peggiore rispetto alle previsioni. Al termine di una giornata fitta di incontri politici e caratterizzata dalle pressioni dell'ultrasinistra sul premier Romano Prodi, il governo ancora ondeggia tra un'aliquota massima dell'ex Irpef al 43 per cento e una al 45 per cento, entrambe per i redditi sopra i 70mila euro. «Stiamo trattando come bestie», assicurano fonti di Rifondazione comunista. Il ministro della Solidarietà sociale Paolo Ferrero continua a chiedere un ulteriore giro di vite fiscale, ma nel governo c'è chi frena, come il ministro allo Sport Giovanna Melandri che teme la protesta dei ceti medi. Le grane per Prodi non finiscono qui. A tre giorni dal varo della Finanziaria e a due dall'incontro con le parti sociali, il governo si trova a dover fronteggiare l'ira dei sindacati della scuola che minacciano uno sciopero generale se passerà la riduzione del numero di insegnanti prevista in una delle bozze della manovra. E anche Confindustria è perplessa: «C'è una serie di punti ancora da chiarire e da approfondire», dice Luca di Montezemolo che ieri ha incontrato Prodi e il ministro Tommaso Padoa-Schioppa.
Stangata oltre 70.000 euro. La nuova curva delle aliquote, a quarantott'ore dal varo della Finanziaria, per i redditi medi potrebbe rivelarsi ancora peggiore di quanto si temesse. Si profila infatti un incremento dell'aliquota più elevata, che passerebbe dal 43 al 45%. Non solo: lo scaglione di reddito su cui applicare la nuova maxi-aliquota parte, secondo le indiscrezioni, da 70mila euro. Mentre la cosiddetta aliquota di solidarietà prevista dalla riforma Tremonti (il 43%) scatta finora dai 100mila euro di reddito in su.

Finanzas Forex ha detto...

''Prima della presentazione ufficale della legge finanziaria deve essere realizzata una vera e concreta politica di concertazione che affronti i temi della creazione e della ridistribuzione della ricchezza, dello sviluppo, del welfare''. Questo il punto di vista dei sindacati dei pensionati di Cgil, Cisl e Uil che, al termine dei direttivi unitati hanno stilato un documento congiunto contenente alcune indicazioni al governo sulla legge finanziaria.


Sottolineando di condividere ''l'obiettivo di una nuova politica economica e sociale che, attraverso al concertazione, metta in primo piano i diritti della coesione sociale'', i rappresentanti dei pensionati sottolineano pero' che ''gli interventi preannunciati nella prossima legge finanziaria nei settori della previdenza, dell'istruzione, del pubblico impiego, della sanita' non sembrano affatto andare nella direzione auspicata''. Interventi che - aggiungono i sindacati nel documento - ''se fossero confermati costituirebbero un grave pericolo per la tenuta dello stato sociale nel nostro Paese''.

Per i direttivi di Spi, Fnp, e Uilp ''la competitivita' puo' essere perseguita e realizzata senza ricorrere a interventi di riduzione della spesa sociale e previdenziale''. In tal senso ritengono necessario ''dare concreta attuazione alle misure preannunciate dal governo in campo fiscale a partire da una rigorosa politica di lotta all'evasione ed elusione, compresa l'introduzione di misure fiscali adeguate a favore degli incapienti e il recupero del fiscal drag per politiche di giustizia sociale''.

Finanzas Forex ha detto...

ECCO LA MAXISTANGATA - di Redazione -


Più tasse, Irpef al 45% sopra i 70mila euro. Taglio del numero degli insegnanti

Arriva la maxistangata. Il governo sta mettendo a punto l'aumento dell'Irpef che arriverà al 45% per i redditi sopra i 70mila euro. Previsti anche tagli del numero degli insegnanti. Altolà dei sindacati alla fusione di Inps-Inpdap. E il governo fa retromarcia.