venerdì, febbraio 16, 2007

Dottori commercialisti: il testo approvato all'unanimità Commercialista Olbia

Commercialista Olbia “Il Consiglio nazionale dei dottori commercialisti considera la fusione delle Casse di previdenza dei Dottori Commercialisti e dei Ragionieri una semplice ipotesi e non certo l’unica soluzione del problema quasi fosse un mero corollario della fusione degli albi; anzi, allo stato, la fusione delle casse deve ritenersi un’ipotesi né probabile né auspicabile a tutela dell’intangibilità dei diritti dei soggetti rappresentati.” E’ questo uno dei passi del documento approvato oggi all’unanimità dal Consiglio nazione dei dottori commercialisti. Nel documento si legge che “Il Consiglio nazionale - pur nel rispetto dell’autonomia e delle prerogative dei soggetti coinvolti nelle decisioni in materia di previdenza della categoria – ritiene nondimeno doveroso far sentire la propria voce in ordine alle relative problematiche in vista dell’imminente unificazione con l’albo dei Ragionieri”. Al riguardo il Consiglio – prosegue il documento – “ritiene di dover ancora una volta confermare il proprio convinto apprezzamento sull’operato degli organi dirigenti della Cassa di Previdenza e Assistenza dei Dottori Commercialisti, non solo e semplicemente perché la legge già sancisce la loro completa e assoluta autonomia al riguardo, ma per l’intrinseca fiducia che infonde il loro concreto ioperato a favore degli interessi della categoria”. Il Consiglio nazionale, inoltre, “sollecita la più ampia considerazione di quello che viene definito ‘avviamento demografico’ e cioè la differente capacità di crescita - testimoniata anche dal ben diverso numero di praticanti - che tradizionalmente caratterizza le due categorie coinvolte in termini di attitudine a generare nuove iscrizioni; raccomanda pertanto vivamente, al riguardo, di determinare regole e pesi idonei a considerare adeguatamente tale rilevante fenomeno differenziale”. Il Consiglio nazionale, si legge infine nel documento, “considera l’intero progetto “albo unico” come la naturale continuazione, evoluzione e consolidamento della professione economico-giuridico-contabile e, in particolare, dei dottori commercialisti, come dimostrano le scelte, peraltro nel tempo congiuntamente operate dalle due categorie, nella direzione di una sempre maggiore qualificazione in termini di percorsi formativi e di aggiornamento professionale”.

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