venerdì, febbraio 16, 2007

«Addizionali Irpef ingiuste per famiglie numerose» Commercialista Olbia

Commercialista Olbia «Addizionali Irpef ingiuste per famiglie numerose»
LIBERTA' di martedì 13 febbraio 2007 > Piacenza
Le tassazioni locali rischiano di vanificare alcuni vantaggi della Finanziaria
«Addizionali Irpef ingiuste per famiglie numerose»
(p.s.) Cittadini alle prese con le tasse, nazionali e locali. La sensazione è che anche i benefici, per chi li ha, possano essere compromessi. E' quanto emerge dalle parole di Carlo Dionedi, presidente dell'Associazione Famiglie Numerose di Piacenza.Irpef regionale e comunale. Come incide sul reddito di famiglie numerose?«Prima della Finanziaria 2007, per tener conto della carico familiare, c'erano le deduzioni, che abbattevano l'imponibile a monte. Ora si è passati alle detrazioni fiscali, che intervengono solo dopo aver determinato la tassa da pagare. Con questo sistema le addizionali locali non tengono in alcun conto il numero di persone che con quel reddito devono vivere. In pratica, oggi a parità di reddito una famiglia con figli paga la stessa addizionale di una coppia senza figli. E' evidente poi che le famiglie numerose sono quelle più penalizzate. Un reddito di 40mila euro per un single è molto diverso rispetto allo stesso reddito da suddividere in 7-8 persone. Si tratta di un'iniquità del tutto palese. Per fortuna a Piacenza il Comune ha deciso di non aumentare l'aliquota, ma la Regione Emilia Romagna è passata dallo 0,9 al 1,4, senza operare nessuna detrazione per il carico familiare. Questo vanifica in pratica l'aumento degli assegni familiari apportato dalla Finanziaria».Come contrastare questi aumenti?«Sia a Piacenza che in Regione stiamo facendo presente con forza il problema. Noi ne abbiamo discusso con alcuni assessori, ma a livello locale non si può intervenire perché i Comuni non hanno facoltà di istituire detrazioni. A livello regionale c'è un disegno di legge di Silvia Noè che propone di introdurre, per il calcolo dell'imponibile ai fini dell'addizionale regionale, una "no tax area" di 7.500 euro per ogni figlio. Persino l'arcivescovo di Bologna, il cardinal Caffarra, se ne sta interessando. Le tariffe locali? Qui devo dire che stiamo ricevendo attenzione dall'amministrazione comunale. Nell'assessore Paolo Dosi troviamo un interlocutore impegnato e dialoghiamo con la presidente di Tempi Agenzia Paola Votto per individuare soluzioni idonee per il trasporto pubblico».Famiglie più ricche o più povere?«Il problema è che veniamo da 60 anni di assenza di una vera politica familiare: questo spiega la forte denatalità che affligge l'Italia. Non tutti sanno che la famiglia numerosa paga le tariffe di acqua, luce, gas e rifiuti in misura molto maggiore rispetto a un single, magari benestante, dal momento che le tariffe non guardano al reddito. Ad esempio, sull'energia elettrica le famiglie numerose sono soggette al penalizzante meccanismo di "recupero": un nucleo che, a parità di potenza, consuma quattro volte di più di un utente single, paga un importo tredici volte più caro».

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