mercoledì, settembre 20, 2006

federconsumatori VII INDAGINE NAZIONALE SULLE BOLLETTE ELETTRICHE E DEL GAS” Commercialista Olbia


Commercialista Olbia Nel 2006 le famiglie italiane hanno dovuto fronteggiare una spesa annua record per le bollette elettriche e del gas.E’ la bolletta più alta degli ultimi 10 anni, lievitata, dal 1995 ad oggi, di oltre 157 euro (di cui la metà solo nel 2006).
E’ necessario accelerare gli interventi di carattere strutturale e fiscale perché la situazione economica in cui versano le famiglie italiane è divenuta, ormai, insostenibile.
L’Osservatorio nazionale tariffe e servizi della Federconsumatori ha illustrato la ricerca completa realizzata dal 1995 ad oggi per le tipologie di consumo più comuni.

Il 2006 spesa annua record per le bollette elettriche e del gas delle famiglie italiane. Si prevede saranno più care per il 2007. E’ necessario accelerare gli interventi sia di carattere strutturale sia fiscale.
Un aumento di oltre 53 euro rispetto al 2005 per una famiglia tipo, con potenza impegnata di 3 kw che consuma 2700 kw di energia elettrica in un anno, senza considerare che dal 01/10/2006 è previsto un ulteriore aumento trimestrale di oltre 4 euro che si aggiungeranno ai 53 sopra richiamati.Una bolletta annua record “la più alta da 10 anni” a questa parte per un importo di oltre 400 euro, che rispetto al 1995 comporta una maggiore spesa annua di oltre 106 euro. Nel solo ultimo anno la spesa è aumentata della metà di quanto è aumentata negli ultimi 10 anni.È questo quanto emerge dall’Osservatorio nazionale tariffe e servizi della Federconsumatori di Modena che ha monitorato l’evoluzione della spesa annua complessiva(imposte comprese) e per kwh, dal 1995 al 2006 per tre livelli di consumo annuo pari a 1200 kwh, 2700 kwh e 3500 kwh, cioè le tre tipologie di consumo che riflettono diverse condizioni di utilizzo di energia in cui si possono riconoscere molte famiglie italiane. È evidente che l’incremento del prezzo del petrolio dal 28/30 dollari al barile del gennaio 2004 agli attuali livelli di soglie intorno ai 70 dollari al barile, ha fatto la sua durissima parte nelle tasche delle famiglie italiane e delle imprese. In misura notevolmente superiore a quello che era ragionevole attendersi tenendo conto dell’apprezzamento dell’euro sul dollaro e del considerevole aumento di efficienza della produzione italiana dovuto alle nuove centrali a gas.“Analogo record” di spesa sarà battuto per il metano nel 2006 per una famiglia tipo che consuma 1400 m cubi di metano, infatti, rispetto al 2005 l’aumento della spesa su base annua è di 104 euro.Inoltre, con l’ulteriore aumento che scatterà dal 01/10/2006 per effetto dell’adeguamento trimestrale delle tariffe previsto dall’autorità dell’energia ed il gas che, essendo il metano indicizzato all’andamento del costo del petrolio a livello internazionale, comporterà un prevedibile aumento del 1,5% del prezzo a mc, ciò su base annua comporterà un ulteriore record di spesa annua pari a 1044,69 euro comprensive di imposte. Se confrontiamo la spesa annua di settembre 2006 rispetto alla spesa media annua registrata dall’osservatorio nel 1996 l’aumento è di 292 euro. Anche qui nel solo ultimo anno l’aumento è stato di 104 euro ovvero oltre un terzo di quanto non era avvenuto negli ultimi 10 anni. Aumenti che per una famiglia che consuma 2700 kw di energia e 1400 mc di gas comporta una maggiore spesa complessiva rispetto al 2005 pari ad oltre 157 euro. Un escalation tariffaria attenuati dai provvedimenti dell’autorità per l’energia di questi anni che senza il suo intervento sarebbero stati ancora più pesanti.
Al Governo, all’Unione Europea, le nostre richieste e proposte.
Energia elettrica:
• Al Governo una politica energetica che faccia perno su una politica europea dell’energia che per volume di produzione e consumi può avere un ruolo nel mercato mondiale del gas e del petrolio e nei rapporti fra paesi consumatori e fornitori.• Una politica e un piano energetico che dia certezze per l’emergenza del prossimo inverno e per il futuro del paese e che prevede uno sviluppo del metano a discapito del petrolio, delle fonti alternative e degli investimenti sul risparmio energetico.• Sbloccare il processo di concorrenza dai “monopoli” per un mercato regolato a vantaggio dei consumatori e competitivo.• Completare la riforma del mercato dell’elettricità al fine di contenere le tariffe, fruendo anche dell’aumento di produttività ed efficienza delle centrali e della rete elettrica per contenere gli effetti dirompenti del caro petrolio che è prevedibile si scaricheranno sulla bolletta nell’anno in corso e in quello a venire.• Adeguare gli strumenti a tutela del consumatore nell’imminente avvio dal 01/07/2007 del mercato elettrico per le utenze domestiche. Partendo dalla trasparenza delle bollette elettriche con la confrontabilità dei prezzi e con l’applicazione del nuovo codice di condotta commerciale.• Assieme ad un piano poliennale di risparmio energetico va valorizzata e promossa la diffusione delle tariffe multiorarie dove si può scegliere fra più soluzioni in base alla potenza installata e alle abitudini d’uso così da consumare quando l’energia costa meno.• Introdurre la tariffa sociale per le famiglie economicamente svantaggiate fasce e gli utilizzatori di apparecchiature medicali salva-vita ad alto consumo previo confronto con le Associazioni dei consumatori e le parti sociali per recuperare un’anomala situazione (vedi tab. n° 2 dove a prescindere dal reddito oggi chi consuma poca energia le viene a costare molto meno al kw rispetto al nucleo familiare che ne consuma di più.Tariffa sociale che preveda un’agevolazione per le fasce sociali deboli legata all’entità del reddito familiare e della numerosità dei componenti.Agevolazione da introdurre con un metodo che comunque preveda anche per questi consumatori la possibilità di acquistare l’energia al prezzo più basso presente in un mercato realmente concorrenziale. Gas:
• Intervenire sulle cause “infrastrutturali e commerciali” in Italia e in Europa in modo d’abbattere gli ostacoli per creare un mercato competitivo a livello europeo coinvolgendo i paesi produttori di metano, stante l’ampia disponibilità di gas come materia prima superiore a quella del petrolio. Introducendo il pagamento degli acquisti in euro per evitare che i consumatori paghino anche la speculazione sul cambio euro/dollaro.• Per la creazione di un mercato concorrenziale bisogna superare i forti ritardi infrastrutturali con la costruzione di almeno 5 rigassificatori in tempi certi nel quadro di previsioni con prospettive lungimiranti nonché aumentare lo stoccaggio per far fronte alla modulazione stagionale ovvero compensare la domanda a seconda del fabbisogno fra estate ed inverno nell’ambito di una cabina di regia del Governo.• Rilanciare il processo di concorrenza nel settore dominato dal monopolio dell’ENI nell’importazione della materia prima e nella gestione della rete di trasporto della SNAM che sono anche un alibi per le deboli iniziative competitive commerciali per i piccoli consumatori nella vendita locale al dettaglio. Molti di questi operatori presenti sul territorio sono aziende di vendita dei distributori orientate principalmente al consolidamento delle proprie posizioni locali e che, nella maggior parte dei casi, appartengono allo stesso gruppo del gestore della rete di distribuzione che è anche grossista ed importatore. La stessa promozione delle offerte tariffarie non sempre rispetta il codice di condotta commerciale incentrato sulla trasparenza e tutela del consumatore.• Al governo chiediamo di ridurre l’eccessiva imposizione fiscale che incide su ogni metro cubo di metano consumato per il 42%. Attraverso la riduzione delle accise, dell’IVA dal 20% al 10% per tutte le utenze domestiche e la sterilizzazione degli aumenti in cifra dell’IVA con il crescere del costo della materia prima.• Ai Comuni chiediamo che si attivino nel dare applicazioni alle agevolazioni sociali (in attesa che vengano eventualmente riviste nell’ambito di un riordino con l’introduzione della tariffa sociale per l’energia elettrica) previste dalla delibera dell’Autorità per l’energia ed il gas a favore delle fasce sociale deboli, definendone il regolamento attraverso il confronto con le Associazioni dei consumatori.
OSSERVATORIO NAZIONALE TARIFFE E SERVIZI FEDERCONSUMATORI
TABELLA RIASSUNTIVA E COMPARATIVA TRA IL TASSO DI INFLAZIONE E GLI AUMENTI / RIDUZIONI SUL SERVIZIO GAS-METANO PRENDENDO A RIFERIMENTO UNA SPESA ANNUA DI FAMIGLIA MEDIA ITALIANA CON CONSUMO DI 1400 MC DI GAS-METANO USO PROMISCUO (CUCINA E RISCALDAMENTO)

CAMPIONE OSSERVATORIO NAZIONALE TARIFFE E SERVIZI FEDERCONSUMATORI * CAMPIONE ISTAT NAZIONALE - VALORE MEDIO NAZIONALE SU BASE ANNUA '*** VALORE TENDENZIALE LUGLIO 06-LUGLIO 05 ** SPESA ANNUA A TARIFFA COSTANTE AL 1/07/2002-1/07/2003-1/10/2004-1/01/2005-1/07/2005-1/07/2006
N.B. dal 1996 al 2006 la bolletta del gas è aumentata di euro 291,87 pari al 39,56% - per una famiglia media con 1.400 mc di consumo N.B. dal 01/07/05 al 01/07/06 l'aumento è stato dell'11,2 % pari a 103,7 € annui N.B. è previsto, dal 01/10/2006 un ulteriore aumento del 1,5% che, su base annua, corrisponde a 15,43 € a seguito dell'adeguamento periodico predisposto dall'Authority per l'energia e il gas dovuto al caro petrolio a cui il metano è indicizzato e la spesa annua salirà a 1044,69 € A) COMPOSIZIONE DELLA BOLLETTA: quota fissa annua che può variare a seconda degli scaglioni di consumo e della portata del contatore quota altimetrica (M) potere calorifico superiore (PCS) N.B. (M) e (PCS) sono coefficienti per la determinazione del calcolo e variano al variare dell'altitudineimposta erariale ed addizionale regionale sui primi 250 mc di metano ed oltre i 250 mc. IVA al 20% sul totale comprensivo delle imposte
B) 69 Centesimi di euro è il costo medio di 1 mc di metano per una famiglia che consuma 1,400 mc di metano all'anno. Tale spesa è così suddivisa:10,7% distribuzione locale4,4% trasporto nazionale1,4% stoccaggio5,2% commercializzazione ingrosso3,4% commercializzazione al dettaglio33,6% materia prima41,1% imposte più IVA al 20%
CONFRONTO anni 1995-2006 SPESA ANNUA in euro per UTENZA DOMESTICA RESIDENTE con potenza mpegnata di 3KwN.B. Spesa annua comprensiva di imposte ed IVA per tre tipologie di consumi familiari. La spesa per l'anno 2006 è aggiornata al 30/09/2006 con proiezione su base annua a tariffa costante fino al 31/12/2006, comprensivo dell'ultimo aumento deliberato dall'autorità per l'energia dal 01/07/2006 del +5,8%.
Dal 1/10/06 è previsto un ulteriore aumento della bolletta circa del 2,5% per il trimestre OTT-DIC 2006 con un aggravio per i consumi di 3500 kw annui di ulteriori 4,1 € sull'ultimo trimestre
Nella fascia di consumi di 1.200 Kw il prelievo fiscale incide per il 10%, corrispondente all'IVA;
Nella fascia di consumi di 2.700 Kw il prelievo fiscale incide per il 15% sulla spesa totale annua 2006;
Nella fascia di consumi di 3.500 Kw il prelievo fiscale incide per il 18,5% sulla spesa totale annua 2006.
A) COMPOSIZIONE DELLA BOLLETTA:1) Quota Fissa rapportata al periodo del consumo2) Quota Potenza rapportata ai Kw impegnati ed al periodo3) Quota Energia rapportata ai Kw consumati4) Imposta erariale e addizionale comunale applicata ai Kw fatturati a seconda degli scaglioni di consumo5) IVA sul totale al 10 %
B) 13,18 centesimi di euro è il costo medio per 1 Kw nel 2005 per una famiglia che consuma 2700 Kw in un anno. Tale spesa è così suddivisa:17 % trasmissione e distribuzione78 % produzione, dispacciamento e vendita, certificati verdi11 % oneri generali di sistema (ricerca, rimborsi alle reti isolate, ecc.) e composizione specifiche.

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