giovedì, settembre 07, 2006

L’EX SOTTOSEGRETARIO «SMASCHERATE LE BUGIE DEL GOVERNO, NON C’ERA BISOGNO DI DRAMMATIZZARE SUI CONTI PUBBLICI»


Commercialista Olbia
Giuseppe Vegas, sottosegretario all’Economia nel governo Berlusconi, non è impressionato dalla cura ammorbidente che porterà la Finanziaria da 35 a 30 miliardi. «Mi preoccupa di più - dice - la sensazione che il governo proceda a tentoni, correggendo la rotta di giorno in giorno».

La riduzione dovrebbe essere una buona notizia per gli italiani.
«Intanto dobbiamo capire se è una notizia. Nel Dpef c’era scritto 35 miliardi: 25 di risparmi e 10 per lo sviluppo. Poi i 25 più 10 sono diventati 20 più 15. Ora giocano con il totale e lo portano a 30».

Che conclusione ne ha tratto?
«Che la logica delle riduzioni di spesa non è accettata da questa maggioranza: continuano a parlare di denari da recuperare con la lotta all’evasione fiscale, ma quando si arriva al capitolo tagli c’è sempre qualcuno che si mette di traverso».

La lotta all’evasione però è una cosa buona.
«Ci mancherebbe. Solo che secondo me, di fronte ai conti da quadrare, alla fine il governo sarò costretto a mettere in piedi una politica di incremento della pressione ficale travestita da lotta all’evasione».

Il governo Berlusconi era più efficiente?
«Il balletto di cifre cui stiamo assistendo, per prima cosa, ha smascherato le bugie che ha raccontato questo Governo, quando gridava alla bancarotta dello Stato addossando la responsabilità all’esecutivo Berlusconi. I dati dimostrano che non c’era nessun bisogno di drammatizzare la situazione: i risultati buoni dicono che le misure di contenimento messe a punto da noi hanno cominciato a funzionare, che la lotta all’evasione si faceva anche prima e che i condoni non hanno affatto danneggiato le entrate».

Una specie di complotto.
«Più che altro una speculazione politica fine a se stessa: perché non ha prodotto nulla di buono per il Paese. S’è fatto un gran can can parlando di un buco che in realtà non c’era creando negli italiani un clima di attesa negativa».

Data la situazione, comunque, la Finanziaria è riducibile o no?
«Intendiamoci: sono convinto può essere ragionevole ridurre la quantità della manovra, ma vedo che il Governo vuole andare molto più in là».

In che modo?
«È evidente l’intenzione di cambiare la composizione della Finanziaria, cioè l’impostazione del provvedimento. Bisogna stare attenti a non fare manovre troppo forti perchè sono restrittive e bisogna stare attenti a non tagliare le spese e a non aumentare le tasse».

Da qualche parte bisogna incidere.
«Però bisogna tenere presente c’è che un forte aumento della pressione fiscale ai danni della parte più produttiva del paese mentre, come ho già detto, vediamo la prova che quando si arriva al capitolo tagli alle spese c’è sempre una scusa buona per mediare, mitigare, rimandare».

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