venerdì, dicembre 22, 2006

La Finanziaria ora è legge. Prodi incassa l’ultimo “si” Commercialista Olbia

Commercialista Olbia Roma - Finanziaria, avanti con la fiducia. Il governo Prodi ha approvato la manovra alla Camera con 337 voti a favore e 262 contrari. Il testo finale, un unico emendamento da 1.365 commi, costa al Paese circa 36 miliardi di euro (15,2 per correggere il disavanzo e circa 20,8 per lo sviluppo). La manovra sarà operativa dal 1 gennaio. Una Finanziaria che, secondo il ministro dell’Economia, Tommaso Padoa-Schioppa, «è stata migliorata durante il passaggio parlamentare. Un iter, spiega il ministro nell’aula della Camera in fase di replica, che offre molti spunti di riflessione in vista di una revisione complessiva della sessione di bilancio che partirà da gennaio. Ma due punti resteranno fermi - ricorda Padoa-Schioppa - la possibilità di intervenire da parte del Parlamento, e “gli argini” entro i quali costruire la manovra che sono rappresentati dal Dpef. In ogni caso - dice il ministro più volte interrotto dall’opposizione nel suo intervento - ora il Paese può considerarsi affrancato dalla crisi finanziaria e, una volta messi in sicurezza i conti, si potrà guardare con più decisione alla crescita dell’economia. Proprio quella crescita che è stata al centro appena due giorni fa delle polemiche con gli industriali, visto che, secondo il Centro Studi di Confindustria, la manovra avrebbe un effetto negativo (per 0,3% di Pil) sulla crescita del prossimo anno». Ma su questo arriva una frase distensiva di Luca Cordero di Montezemolo: «Guardiamo avanti - dice - credo che questo Paese abbia bisogno di un impegno vero di tutti, nessuno escluso. Noi ci siamo e ci saremo ancora di più. L’augurio è per l’impegno di tutti, a cominciare da un grande sforzo sulla crescita-produttività. Perchè per noi produttività vuol dire crescita». Il clima natalizio richiamato da Montezemolo sembra colpire anche il ministro Padoa-Schioppa che, durante l’intervento a Montecitorio, dà atto al Governo precedente di aver «tracciato» il solco su cui poi si è mosso il governo attuale, concordando con Bruxelles il percorso di rientro dei conti poi impostato con la manovra. Manovra che, presentata al Parlamento a inizio ottobre, ha comunque mantenuto «il suo impianto».

Numerose polemiche da parte dell’opposizione di centrodestra: «E’ recessiva, colpisce tutto il Paese, in particolare il ceto medio». Il presidente dei senatori di Forza Italia, Renato Schifani attacca: «Ci auguriamo che Prodi tenga soprattutto conto di un altro monito del Capo dello Stato, evitando il continuo ricorso al voto di fiducia, come ha fatto oggi alla Camera per l’undicesima volta in sette mesi». Per Antonio Martino (Fi) la manovra è «incomprensibile,recessiva,ferocemente antisociale. Ha un solo pregio: ci dice di cosa sono capaci le sinistre quando vanno al governo». Per Alberto Giorgetti (An), è «una finanziaria che spacca il Paese e colpisce interessi diffusi. Intere categorie hanno protestato e anche la Confindustria dice che la Manovra frena la crescita». Basta con le risse»,dice Dario Franceschini (Ulivo). «Abbiamo gestito una situazione difficile, gravata dai debiti». Ma, nota, «abbbiamo corretto quello che era possibile». La sinistra radicale vota sì alla fiducia, ma incita Prodi a rispondere al disagio sociale».

Inatnto, il presidente del Consiglio, Romano Prodi, è tornato a parlare di riforma previdenziale proprio poco prima del voto a Montecitorio. Il professore ha confermato che ci saranno incentivi per chi ritarda ad andare in pensione ma che la scelta sarà assolutamente volontaria. Il premier ha lanciato poi l’ipotesi di andare in pensione «adagio, non in un colpo solo», spiegando di averne già parlato con Confindustra. «Per chi è in età pensionabile, si potrebbe immaginare una sorta di part-time che solo gradualmente lo porti fuori dal mondo del lavoro», ha detto Prodi. Quanto alla Finanziaria, il premier ha risposto in qualche modo alle critiche del presidente Napolitano («Basta con i testi abnormi: toccato il limite estremo di una prassi legislativa, alla quale urge porre termine»). «Il monito del Capo dello Stato ci aiuta», stiamo già parlando di come modificare la procedura di gestazione. E, dopo le molte critiche all’articolo della manovra sui reati amministrativi, ha annunciato: «Il 27 il Consiglio dei ministri vi porrà rimedio». Infine, Prodi ha anche risposto a Confindustria: «Mai nella storia una manovra ha dato 7 miliardi di euro alle imprese».

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