giovedì, ottobre 05, 2006

Montezemolo: troppe imposte sulle imprese, bisogna riformare lo Stato

«La crescita la fanno le imprese ma abbiamo bisogno di sentire un po’ di tifo, in Italia, nei confronti di chi rischia e intraprende, di chi compete, innova ed esporta.
Ne hanno bisogno soprattutto le Piccole e medie imprese sottoposte al rischio della globalizzazione e che pagano oggi dimensioni troppo piccole». È il presidente di Confindustria, Luca Cordero di Montezemolo, nel corso del convegno "2010: il volto dell'Italia", organizzato dal comitato Leonardo, a ribadire come le imprese debbano tornare al centro della politica di sviluppo.«Per redistribuire la ricchezza - aggiunge - bisogna prima crearla». Ma come fare, «ma come pensare di rimettere le imprese al centro se oggi sono appesantite da tasse dirette e indirette come mai in Europa?», si chiede ancora Montezemolo che ribadisce come «da cinque anni si parla di abolire l'Irap, ma l'Irap è sempre lì».Per Montezemolo a mancare è anche una profonda riforma dello Stato. «Il vero imprenditore - prosegue - dice che è bene pagare le tasse, che chi ha di più paghi di più e che è bene la lotta all'evasione ma tra tante riforme di cui sentiamo parlare la più importante è quella della riforma dello Stato. Abbiamo necessità di uno Stato più snello, meno burocratico, più capace di intrapendere e che preveda più meritocrazia».Perché, in sostanza per Montezemolo «gli italiani vogliono un Paese che funzioni meglio, vogliono che non ci si metta d'accordo solo sull'indulto per far uscire i delinquenti dal carcere ma che si trovi un'intesa sulle scelte di fondo per un Paese più competitivo».Solo un Paese che cresce infatti, potrà farsi carico di chi ha bisogno e di chi non ha: «se pensiamo invece che un vestito già liso si possa aggiustare solo con delle toppe, senza riforme... le non scelte di oggi le pagheremo care tra 10-11 anni». Per il leader degli industriali, dunque, «c'è bisogno del coraggio delle scelte. Al Paese deve arrivare un messaggio forte, coraggioso, coerente».

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