venerdì, febbraio 16, 2007

Irpef, un Comune su due ha aumentato l’addizionale Commercialista Olbia

Commercialista Olbia Milano - La busta paga si assottiglia sempre di più. Da ieri sono entrati in vigore, nella maggioranza degli oltre 8mila Comuni italiani, le famigerate «addizionali comunali sull’Irpef». Gli aumenti saranno mediamente del 50% circa, toccheranno un italiano su due e porteranno nelle casse delle amministrazioni locali un miliardo di euro. I calcoli li ha fatti il Sole24Ore basandosi sui dati forniti dal ministero dell’Economia (i dati sono stati pubblicati sul sito www.finanze.it).Fino all’anno scorso le addizionali comunali erano state «congelate» dal governo di centrodestra. Ma la Finanziaria approvata lo scorso dicembre ha concesso ai Comuni, per volontà del ministro dell’Economia Tommaso Padoa-Schioppa e dal suo vice Vincenzo Visco, la facoltà di aumentare fino a un massimo dello 0,8% il prelievo sui redditi. Un «regalo» che avrebbe dovuto compensare i tagli ai finanziamenti degli Enti locali, e che in realtà contribuirà ad assottigliare ulteriormente lo stipendio degli italiani, già decurtato dalla riforma dell’Irpef approvata dalla manovra, come ha ampiamente documentato il Giornale nei giorni scorsi. A marzo scatteranno nuovi e consistenti salassi, con l’ingresso dell’addizionale Irpef per il 2007 (in tutto circa 440 milioni di euro) e dell’anticipo del 30% sull’addizionale per il 2008 (più di 500 milioni di euro) per quelle amministrazioni che hanno comunicato al ministero le nuove aliquote.Non tutti i Comuni hanno approfittato della «licenza di tassare» decisa dal governo. Tra le città più virtuose la palma va a Milano, che ha lasciato a zero l’aliquota. Analoga decisione, ma con aliquote consistenti, è stata presa da Napoli (0,50%), Genova (0,47%) e Bolzano (0,20%). Altre giunte hanno invece deciso rincari fino al 600%. È il caso di Perugia, che dallo 0,1% è salita allo 0,8%. Sono stati un po’ più generosi il sindaco di Roma Walter Veltroni (+150%, dallo 0,2% allo 0,5%) e il primo cittadino di Bologna, Sergio Cofferati, che ha aumentato l’imposta del 75% (dallo 0,4 allo 0,7%), attirandosi gli strali del segretario della Cgil (e suo successore alla

1 commento:

Anonimo ha detto...

leggere l'intero blog, pretty good